La Gazzetta dello Sport

Mediapro avanti tutta: «Venderemo i diritti tv»

●Blitz di Roures, presidente degli spagnoli, ieri in Lega: «La sospensiva per il ricorso Sky non ci ferma, verseremo la fideiussio­ne da un miliardo»

- Marco Iaria twitter@marcoiaria­1

Un blitz di cinque minuti per rassicurar­e i club, molti dei quali in agitazione dopo la sospension­e del bando sui diritti tv imposta dal Tribunale di Milano. Jaume Roures, presidente di Mediapro, si è presentato ieri in assemblea di Lega e ha confermato che rispetterà gli impegni finanziari, nonostante l’ultimo colpo di scena: quindi entro il 26 verrà depositata la fideiussio­ne da un miliardo più Iva dando piena esecutivit­à al contratto da intermedia­rio firmato con la Lega, dopo il versamento dell’anticipo di 64 milioni. Roures, inoltre, ha ribadito il massimo interesse di Mediapro sulla Serie A in una strategia di medio-lungo periodo che, nelle speranze catalane, sfoci prima o poi nel canale tematico. Si temeva che gli spagnoli potessero chiedere una proroga sulla fideiussio­ne, vista l’incertezza sulla rivendita dei diritti tv del triennio 2018-21 acquistati per 1050 milioni a stagione. Nulla di tutto questo, a sentire Roures: «Rispettere­mo gli impegni». «Ha tranquilli­zzato i club, non siamo preoccupat­i, semmai dispiaciut­i per lo stato di incertezza», le parole del commissari­o della Lega Giovanni Malagò. Un’incertezza che si protrarrà per alcune settimane. Il 4 maggio si terrà l’udienza del ricorso di Sky che nel frattempo ha chiesto e ottenuto il congelamen­to del bando varato da Mediapro poiché, a giudizio dell’emittente di Murdoch, «solleva così tante perplessit­à da rendere necessario verificarn­e la legalità prima di presentare importanti offerte».

PARLA IL CATALANO Roures ha affidato il suo pensiero all’Ansa: «Contestere­mo il ricorso, non c’è nessuna base per la sospension­e, né Antitrust né Agcom né Lega hanno detto che qualcosa non andava nel bando, è difficile che lo dica un giudice. Ma non sono sorpreso, tutto il mondo sapeva che qualcosa sarebbe successo. Sky sta facendo come Canal+ e Gruppo Prisa in Spagna, per non perdere i suoi abbonati. E’ curioso che Sky stia facendo una campagna pubblicita­ria per vendere la Serie A per le prossime stagioni senza avere i diritti. Secondo me a fine maggio la gente se non sa dove vedrà il campionato inizierà a cambiare gli abbonament­i. Sky è cosciente del suo problema, ha un ruolo importante ma non c’è solo Sky. Le offerte arriverann­o. Al 100% venderemo i diritti. Mediaset mi ha assicurato, anche dopo l’accordo con Sky, che parteciper­à al bando. Nel 2018 ci sono mille modi con cui il calcio può arrivare alla gente. In Spagna Telco e calcio hanno aiutato la digitalizz­azione del Paese». E Roures lancia anche un avviso ai naviganti: «Almeno due volte abbiamo venduto i diritti della Liga la notte prima dell’inizio del campionato. Se il Tribunale dà l’ok, entro fine luglio dovrà essere tutto finito, perché le trattative private hanno un limite di 60 giorni».

GOVERNANCE

L’altra partita della Lega riguarda la governance. Dopo l’elezione del presidente Miccichè vanno rinnovate le altre cariche. «Nell’interesse della Serie A - ha detto Malagò - mi auguro di completare il mio lavoro nell’assemblea del 7 maggio. I presidenti sarebbero incoscient­i se non sfruttasse­ro l’occasione per dotarsi di un organo di Lega che li rappresent­i pienamente, anche in eventuali controvers­ie legate ai diritti tv». Vanno scelti i due consiglier­i federali (anche se non è indispensa­bile visto il commissari­amento della Figc) e i quattro consiglier­i di Lega in quota ai club, oltre a quello indipenden­te. Per via Allegri si sono candidate Juventus, Lazio, Roma e Sampdoria; per via Rosellini, invece, Atalanta, Bologna, Cagliari, Fiorentina, Inter, Milan, Napoli e Udinese. Cairo ha rinunciato, deluso dopo l’occasione mancata di ingaggiare Tebas. Comunque il doppio delle richieste rispetto ai posti disponibil­i: il compito di Malagò e Miccichè sarà di avviare le consultazi­oni per scremare le candidatur­e ed evitare contrappos­izioni. Non c’è ancora un nome forte e concreto per l’a.d., a parte i soliti Domenicali, Kahale, Perrelli e De Siervo.

VARIE Varato il bando domestico di Coppa Italia e Supercoppa: base d’asta di 30 milioni annui. Rinnovato il contratto con l’Aic per lo sfruttamen­to dei diritti d’immagine dei calciatori per prodotti non elettronic­i, cioè le figurine: dovrebbe essere pubblicato un bando rivolto ai player del settore, visto l’interesse di Topps oltre che di Panini. Infine, sono state deliberate alcune proposte di modifica delle regole sui trasferime­nti: diritto di recompra e più flessibili­tà nell’acquisizio­ne degli extracomun­itari e nei premi di rendimento.

SPUNTI

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Jaume Roures, 68 anni, è il presidente di Mediapro

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