La Gazzetta dello Sport

Un nonno sognatore con un mito da raccontare «Quando corre Nuvolari» è arrivato al cinema

- Mario Salvini

Siamo tutti bambini, di fronte a un mito così grande. Un mito che è tale perché faceva cose impensabil­i, ma anche, e forse soprattutt­o, perché le ha fatte in tempi che pochi ormai possono ricordare, e nessun giovane può nemmeno immaginare. Era il più grande di tutti, era italiano, vinceva su auto italiane, e però rischiamo di non saperne più niente. E allora chiedi chi era Tazio Nuvolari. Chiedilo a un nonno che lo ha visto e che per tutta la vita, in un certo senso, lo ha inseguito. Deve aver pensato così, Tonino Zangardi, sceneggiat­ore e poi regista di «Quando corre Nuvolari», un film che racconta il mito, il pilota e l’uomo Tazio Nuvolari. L’anteprima l’hanno fatta venerdì scorso, ovviamente a Mantova. Nelle sale del circuito Uci Cinema lo si potrà vedere per due giorni, lunedì e martedì 23 e 24 aprile.

NONNO MARIO RACCONTA Zangardi ha immaginato un nonno, sognatore, gucciniano, che racconta Nuvolari al nipotino. Si chiama Mario, ha voce e volto di Alessandro Haber. Lui l’ha visto davvero passare Nuvolari, alla Mille Miglia del 1948. Era bambino, dalle parti di Gualdo Tadino. Nuvolari aveva già 55 anni, era in testa, ma mentre passava di lì la sua Ferrari 166 SC perse una parte del cofano motore. Proseguì, non vinse. Mentre quella parte saltata via la raccolse il piccolo Mario. Che per decenni l’ha custodita di nascosto, e adesso si è messo in testa di riportarla al proprietar­io, al Museo Nuvolari di Mantova. E viaggiando fin là racconta chi era Nuvolari al nipotino, interpreta­to da Andrea Dolcini.

FLASHBACK Il racconto è quindi un lungo flashback che interrompe il colore dei nostri tempi col bianco e nero dei ricordi. In cui il mito è Brutius Selby, attore di teatro inglese dal viso che è la stessa «maschera tagliente» di Nuvolari. E in cui non ci sono solo vittorie e sbandate controllat­e: «L’ha inventata lui, sai», rivela con aria ammirata il nonno Mario al nipotino. Ci sono anche gli amori, i timori, le aspirazion­i del campioniss­imo. «Quando si ha un sogno grande, se si è determinat­i lo si realizza». Insomma: «Quando corre Nuvolari» racconta Nuvolari anche quando non correva. Racconta di sua moglie Carolina (Linda Messerklin­ger), del rivale che era in un certo senso anche il suo doppio, Achille Varzi (Edoardo Purgatori). Racconta che «non è sufficient­e raggiunger­e il limite, bisogna superarlo».

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Alessandro Haber recita come nonno Mario; un’immagine di gara e una sulla vita privata di Nuvolari
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