La Gazzetta dello Sport

Maestri, il giramondo torna a casa

●L’ultimo lanciatore italiano di valore, dopo 12 anni all’estero, riparte da San Marino e pensa ai Giochi

- Stefano Arcobelli

Il giro del mondo sui monti di lancio non poteva concluders­i che sul Titano, il monte di San Marino, dove Alessandro Maestri ritrova le emozioni da ragazzino,per il campionato riveduto e corretto al via stasera. Era il 2005, aveva appena 20 anni, Ale-Mae partì per il sogno americano, coronato - a livello di Major League - con le presenze in spring training, prima di cominciare un’avventura che lo avrebbe portato in Australia, in Giappone (dove avrebbe conosciuto la donna della sua vita che l’ha reso padre di Asia), in Sud Corea, e in Messico. Ora i suoi lanci servono per riportare lo scudetto sul Titano, atteso dal 2013. In un campionato a 8 con due squadre di Nettuno (dove il tricolore manca dal 2001), con Rimini detentore (ma senza coppa Campioni dal 1989), con Padule forte di 3 cubani sugli 8 totali arrivati, con Bologna che dopo la coppa Italia intende riprenders­i lo scudetto, con Parma che ritrova il gioiello Poma e rilancia la sfida alle favorite, e con Padova outsider, sembra il San Marino di Maestri la squadra più curiosa.

Maestri, lei è stato un idolo dei nipponici: sogna di chiudere a Tokyo 2020 la carriera da azzurro?

«In Giappone e in Sud Corea ho raggiunto il top. Negli Usa c’è tantissima selezione, avrei potuto fare di più. In Asia nonostante l’ospitalità, alla fine c’è sempre un muro. La sera uscivo con i compagni, ma non bastava per diventare più amici: il giorno dopo si ricomincia­va daccapo. C’è sempre molto entusiasmo, 4 anni di Major non si dimentican­o. In Messico ho ritrovato il senso del divertimen­to, ma era arrivata l’ora di tornare a casa».

Lei vive a Rimini e ha scelto San Marino: sarà un lungo derby...?

«Ogni tanto si riparte da zero: mi porto bei ricordi, tante sensazioni, vittorie e sconfitte. Anche questa è stata una scelta più di cuore: ho più amici e ritrovo Chiarini, il grande capitano azzurro che ora fa l’allenatore».

Da giocatore Mario era taciturno.

«Mi ha sorpreso, è vero era silenzioso

e non è che adesso sia un chiacchier­one. Ma sa spiegare bene le cose nei meeting e ha creato una bella squadra, con armonia. Resterà il mio capitano».

Ci sarà sempre meno spazio per gli italiani: può bastare lei per la nazionale che guarda a Tokyo?

«E’ vero, le nuove regole penalizzan­o i giocatori italiani, giocatori comunitari di qualità se ne trovano e il livello tecnico crescerà. Il nostro bacino ne risentirà, ma ci sono i talenti come Pomponi, Fabiani, a Nettuno hanno messo su una squadra solo di italiani e questo è molto bello».

Lo scudetto 2018 e l’Olimpiade 2020: le mancano solo due gioie

«Penso a un obiettivo alla volta, prima al San Marino poi al Super Six con la Nazionale. Non faremo il Premier 12, ma abbiamo due anni per metter su una bella squadra che possa qualificar­si».

Ricorrendo a Colabello (atteso pure a S.Marino), Liddi e Gasparini?

«Sarà difficile che le squadre Usa ce li daranno in piena estate, non sarà facile, ma sarebbe fantastico giocare in una squadra così».

Dovrà sfidare il Rimini guidato da un grande ex lanciatore.

«Ceccaroli è bravissimo e ha vinto al primo colpo un anno fa, ma adesso tocca a noi...».

 ??  ?? HA GIOCATO IN 4 CONTINENTI
Il giro del mondo di Alessandro Maestri, sin., che ritrova manager Mario Chiarini, a destra:
1-7: San Marino: 2005 e 2018 2: Usa (Boise, Peoria, Knoxville Lincoln, org. Chicago C. 2006-2011) 3: Australia (Brisbane) 2011-12...
HA GIOCATO IN 4 CONTINENTI Il giro del mondo di Alessandro Maestri, sin., che ritrova manager Mario Chiarini, a destra: 1-7: San Marino: 2005 e 2018 2: Usa (Boise, Peoria, Knoxville Lincoln, org. Chicago C. 2006-2011) 3: Australia (Brisbane) 2011-12...
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