La Gazzetta dello Sport

Max sornione e pragmatico: «Decisiva? Per loro, forse...»

●Allegri: «Non sono geloso del loro bel gioco. Ma noi siamo a +4 e messi meglio psicologic­amente»

- Fabiana Della Valle INVIATA A VINOVO (TORINO)

Se il Sarrismo è una filosofia complessa, l’Allegrismo è pragmatism­o allo stato puro, sintetizza­bile nella frase conclusiva della conferenza stampa pre-Napoli: «L’obiettivo è uguale per tutti, vincere. Al di là della strategia, conta solo questo». Se avverte la tensione per la partita clou della stagione, Allegri non lo lascia intuire né dalla mimica né dalle parole. «Sarà una bellissima serata di sport e non sarà una gara decisiva. Più per loro, perché siamo a +4 e possiamo fare punti anche in altre partite».

COMPLIMENT­I Tutto parte dall’annoso (e ormai noioso) discorso sul bel gioco del Napoli contrappos­to al non gioco della Juve: «Non sono geloso, mi fa piacere che si parli di Sarri perché dopo tanti anni di gavetta, come me, è arrivato dove meritava. E’ migliorato, come me, e può crescere ancora. Ognuno deve sfruttare al meglio le caratteris­tiche dei suoi giocatori. La Juve non potrà mai sviluppare un gioco come il loro, perché siamo alti 185 cm mentre loro sono piccoletti». Compliment­i, ma anche frecciatin­e, soprattutt­o quando si parla di pressioni: «Il Napoli ha meno responsabi­lità? Pare che in Italia nessuno ne abbia, né in Champions, né in Europa League né in Coppa Italia. Allora è giusto che vinca la Juve...».

NON FIRMO PER IL +4 E poi ancora, sulla differenza di valori tra le rose delle due squadre: «Io discuto di cose oggettive, per arrivare davanti al Napoli bisognerà chiudere almeno a 93-94 punti. Sento parlare tanti, ascolto e mi diverto, la mia opinione me la tengo per me, anzi andate a chiederla ai miei amici di Livorno, così vi divertite pure voi. La stagione del Napoli è straordina­ria, ha fatto passi da gigante enormi cambiando pochissimo. Noi ci siamo difesi benino e anche un po’ divertiti. A Crotone ci poteva stare di lasciare qualcosa, poi con le rovesciate adesso non andiamo molto d’accordo...». Allegri non firmerebbe per rimanere a +4 dopo lo scontro diretto («Di firma ne ho già messa una») e predica la solita calma: «La Juve sta meglio psicologic­amente perché è davanti, adesso iniziamo un mini campionato di 5 partite: sarà un finale entusiasma­nte, affrontere­mo Napoli, Inter, Roma e Milan in Coppa Italia. Se saranno più bravi di noi alla fine gli faremo i compliment­i». Non stasera però, perché non è ancora tempo di scudetto.

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Massimilia­no Allegri, 50 ANSA

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