De Zerbi: «La barzelletta d’Italia ha fatto storia»
●Prima vittoria esterna del campionato: «Ai miei ho detto che se dovevano metterci nella bara dovevano sigillarla bene...»
Invece che sperare in un’improbabile salvezza, il Benevento avrebbe potuto puntare la Champions. Sarebbe bastato poco, pochissimo: al posto di un campionato a venti squadre, un campionato a due, Benevento e Milan. All’andata la neopromossa conquistò il primo punto in A della sua storia. La serata di ieri è di nuovo finita sui libri: prima vittoria esterna. Il Milan era imbattuto nelle ultime sette gare casalinghe, il Benevento aveva subito gol in tutte le 16 trasferte giocate finora in Serie A: 41 reti incassate in totale. Ma con una piccola luce: dopo 15 sconfitte consecutive esterne il Benevento aveva ottenuto il primo pareggio nel penultimo viaggio, contro il Sassuolo a Reggio Emilia. La luce della salvezza resta invece solo un lumicino, destinato a spegnersi a breve. GENEROSO Ma se ieri c’era un allenatore in maglietta scura che poteva essere felice quello non era Gattuso ma Roberto De Zerbi, che mentre parla ha come colonna sonora i suoi tifosi che escono in festa da San Siro: «Come ho motivato i ragazzi? Gli ho detto che se dovevano metterci nella bara dovevano sigillarla bene, altrimenti con la testa spuntavamo fuori. E’ una grande emozione dopo un anno di sofferenza. Questo successo non cambierà il verdetto del nostro campionato, ma resterà nella nostra storia e nella mia. Ci consideravano la barzelletta d’Italia... Avremmo meritato di fare punti anche contro Napoli, Inter, Lazio e Roma. C’è il rimpianto di non aver iniziato qui la stagione. Mi sarebbe piaciuto allenare questa squadra fin dall’inizio, abbiamo tanti giocatori di valore. Ho chiesto grande orgoglio ai miei ragazzi. Qui ho trovato tante persone perbene, è stato bello conoscerle». Sembra un addio: «Abbiamo un presidente facoltoso e generoso, per me è un orgoglio essere stato qua. Ora parlerò con lui: dobbiamo avere la stessa forza morale e lo stesso entusiasmo per continuare insieme». Al presidente dedica la vittoria anche il portiere Puggioni: «Il successo è un regalo a Vigorito per la visibilità che ha dato a questa città».