Politano spegne la Viola Sassuolo, è quasi fatta
●Una sventola della punta regala la seconda vittoria di fila: salvezza in tasca. Fiorentina, l’Europa si allontana. In tribuna i genitori di Astori FIORENTINA
FIORENTINA (4-3-1-2) Dragowski; Laurini, Milenkovic, Vitor Hugo, Maxi Olivera (dall’11’ s.t. Gil Dias); Dabo, Veretout, Benassi; Saponara (dall’11’ s.t. Simeone); Chiesa (dal 28’ s.t. Bruno Gaspar), Falcinelli. PANCHINA Cerofolini, Brancolini, Biraghi, Eysseric, Gori, Cristoforo, Ranieri, Hristov. ALLENATORE Pioli.
CAMBI SISTEMA dal 30’ p.t. 4-2-3-1 BARICENTRO BASSO 48,5 M. POSSESSO PALLA 55,3% ESPULSI Dabò al 30’ p.t. per doppia ammonizione. AMM. Laurini e Benassi per g.s.
ARBITRO Irrati di Pistoia.
NOTE spettatori paganti 5.458, abbonati 5251, incasso tot. 168.395. Tiri in porta: 6-1. Tiri fuori: 2-3. Angoli: 4-2. Fuorigioco: 2-1. Rec: 3’, 5’
Era la prima volta che tornavano a vedere una partita di calcio dopo la tragedia di Davide. Renato e Anna Astori hanno seguito la partita nella tribuna del Mapei Stadium seduti accanto al patron viola Andrea Della Valle. I genitori del Capitano (c’era anche uno dei fratelli) hanno visto la Fiorentina perdere ma lottare. Quello che ha fatto la squadra di Pioli dal giorno della scomparsa del giocatore-simbolo di un intero spogliatoio. Di un ragazzo che ha toccato il cuore di tutto il calcio italiano. I viola ormai hanno poche possibilità di conquistare un posto in Europa. Ma niente critiche. Niente processi. Sarebbe ridicolo. Il pianeta Fiorentina in queste settimane ha onorato come meglio non poteva la memoria del ● Matteo Politano, 24, abbracciato dopo aver segnato l’8o gol in campionato Francesco Magnanelli, 33, si fa dipingere con il colore rosso per onorare la campagna contro la violenza sulle donne Andrea Della Valle, 52, in tribuna con Anna Astori, mamma di Davide Capitano. Fa festa, invece, il Sassuolo che conquista tre punti che lo catapultano fuori dalla zona retrocessione. Una risalita continua. Maturata grazie a una serie di otto risultati positivi. Il nuovo allenatore Beppe Iachini è riuscito nell’impresa, non facile, di risvegliare un ambiente che si stava accartocciando su se stesso. E che rischiava veramente di scivolare in serie B. Da oggi il club di patron Squinzi potrà cominciare a programmare il futuro.
INGENUITÀ Pioli opera un massiccio turnover. Ma la sua Fiorentina ha perso forza. E non ha mai avuto grandissima qualità. In più, al 30’, un ingenuo Dabo commette un inutile fallo da dietro su Berardi. Secondo giallo (il primo non proprio chiarissimo) e Fiorentina in dieci. La squadra viola lotta. Chiede a Veretout ulteriori sacrifici in fase di contenimento. Ma in attacco non esiste. Va a segno, invece, il Sassuolo al 40’. Adjapong pesca tra le linee Politano. Controllo, dribbling su un impacciato Vitor Hugo e sinistro chirurgico che lascia immobile Dragowski. Per Politano è l’ottavo gol in campionato. Il gioiellino di Iachini è stato determinante in questa accelerazione-salvezza. E tra poche settimane diventerà uno dei grandi protagonisti del mercato.
CHIESA CAPITANO In avvio di ripresa Pioli rischia il tutto per tutto. Toglie un terzino (Maxi Olivera) e uno spento Saponara e inserisce due attaccanti: Simeone e Gil Dias. C’è anche una curiosità da sottolineare: Saponara consegna la fascia di capitano a Federico Chiesa. La Fiorentina con il 4-2-3 guadagna qualche metro di campo ma non riesce a creare limpide occasioni da gol. Sono molto più pericolose le ripartenze del
Sassuolo. Dragowski compie un mezzo miracolo su Politano; si salva con l’aiuto del palo su un siluro del nuovo entrato Ragusa mentre viene punito con il giallo per simulazione un contatto in area tra Vitor Hugo e Adjapong. Insomma, la Fiorentina ci mette cuore ma il Sassuolo ha più gambe e più lucidità. E porta a casa una vittoria che vale oro. Ancora una volta in chiaroscuro la prova di Berardi. Pure lui, come Politano, sarà tra i nomi buoni della prossima campagna acquisti. E la Fiorentina? Nel primo tempo la squadra di Pioli non è mai riuscita a tirare in porta. Cuore e volontà non bastano quando non ci sono le forze. Tra l’altro le perduranti assenze di Badelj e Thereau sommate, stavolta, alla squalifica di Pezzella hanno lasciato il segno. La Fiorentina non ha una rosa ricca. Andrea Della Valle, a fine partita, ha invitato i suoi giocatori a credere ancora in un posto in Europa. Comunque vada questo finale di stagione la sensazione è che i proprietari del club viola si siano molto riavvicinati alla Fiorentina. E hanno la volontà, dichiarata pubblicamente anche da Andrea Della Valle, di riportare comunque la loro creatura prima possibile in Europa. La Fiorentina ha messo basi importanti per il futuro. Con 3-4 investimenti di livello la squadra può tornare a lottare per le Coppe.
Irrati non convince sul primo giallo dato in avvio a Dabo per un fallo non grave su Missiroli, ineccepibile il secondo per l’atterramento di Berardi e a quel punto inevitabile l’espulsione al 30’. Da arancione nel finale di primo tempo il contatto pericoloso di Berardi a ginocchio alto su Dragowski, controllato alla Var. Giusto il giallo per simulazione ad Adjapong.