La luce e l’ombra Milinkovic esalta Lazio Barreto esempio Samp
●Sergej ha già messo k.o. i blucerchiati due volte Edgar, con il suo lavoro oscuro, è l’ideale per Giampaolo
Uomini simbolo, a modo loro. Lo statuario e scintillante Sergej Milinkovic e l’oscuro e prezioso Edgar Barreto, interpreti perfetti delle idee dei loro tecnici, con la capacità di sfruttare le abilità dei singoli di Inzaghi e la straordinaria puntigliosità con cui Giampaolo si ostina a cercare di far pensare undici giocatori nello stesso modo. D’ANNIBALE BERSAGLIO SAMP Vuole riprendersi il ruolo di protagonista. Sergej Milinkovic ha ricominciato a brillare. «Contro la Fiorentina, ha disputato una grandissima gara. Dati alla mano, con Leiva, è anche quello che ha corso di più. Sono contento che sia tornato ad alti livelli», dichiara Simone Inzaghi. Che dinanzi alla prospettiva di rivedere pure da goleador il suo gigante del centrocampo sussurra con scaramanzia: «Speriamo…». Milinkovic non segna da due mesi. Il 25 febbraio con la sua doppietta aprì e chiuse il 3-0 contro il Sassuolo, portandosi a quota 9. Ma il 23enne serbo questo pomeriggio incrocia la Sampdoria. E due delle ultime tre vittorie laziali contro i liguri sono state decise dalle sue reti. Nella gara d’andata avviò il 2-1. In quattro delle cinque giornate in cui Milinkovic è andato a segno in questo campionato la Lazio ha brindato ai tre punti. I suoi gol sono la luce che indirizza verso la vittoria. Obiettivo irrinunciabile questo pomeriggio per i biancocelesti che guardano alla qualificazione Champions.
UOMO MERCATO Dopo l’exploit col Sassuolo la sua stella si è un po’ appannata. Complice un affaticamento muscolare. Da tre giornate Milinkovic è tornato titolare a tempo pieno. Si preannuncia come uno dei pezzi pregiati del prossimo mercato. Il presidente Lotito lo quota sui 100 milioni. Ma negli ultimi due mesi la sua flessione di rendimento ha distolto qualche attenzione dei top club europei. Ora Milinkovic ha nel rush finale di questo campionato la corsia preferenziale per mettersi nuovamente in mostra. Per tornare il trascinatore in più della Lazio verso la Champions. LIVERANI FORZA NELL’OMBRA C’è chi insegue i Mondiali e chi sogna la Champions. Edgar Barreto a 33 anni voleva la Samp e pur di restare in blucerchiato per un’altra stagione ha accettato un ingaggio dimezzato. Resta perché lo vuole Giampaolo. Perché lui, apparentemente, è l’uomo senza qualità, ma le qualità le ha eccome, ma le esalta lavorando nell’ombra. Basta chiedere al tecnico, che punterà sul paraguaiano per infrangere un tabù: 4 match contro Inzaghi e 4 sconfitte. «La Lazio – ammette – ha tanta qualità e molta forza, grazie alla bravura di Tare nello scegliere giocatori di stampo europeo».
UNO PER TUTTI Campioni come Milinkovic. Eppure Giampaolo sa che per provare a vincere avrà bisogno della carta Barreto: «Nessuno – disse tempo fa – sa interpretare il mio calcio in ogni momento della sfida». Barreto è il punto di riferimento per chiunque arrivi alla Samp. Per i ragazzi stranieri è un fratello maggiore. Fuori aiuta i più giovani, in campo aiuta tutti, soprattutto contro le avversarie più forti. Perché in occasioni simili si vince da squadra. E Barreto si muove, corre, parla e urla per la squadra. Lui non è particolarmente alto, né potente, non ha grande spunto in velocità, né una tecnica sopraffina, ma sa dove andare e cosa fare. Barreto rimedia agli errore dei compagni, sfrutta gli sbagli degli avversari.