La Gazzetta dello Sport

Spalletti chiede di più «Inter, zero errori Siamo dove volevamo»

●L’allenatore: «Le basi ci sono, i soldi Champions per completarc­i ed essere più forti»

- Matteo Brega INVIATO AD APPIANO G. (CO)

«Siamo dove volevamo essere dall’inizio, cioé avere la possibilit­à di lottare per la Champions fino in fondo. È chiaro che dobbiamo essere esigenti per il nostro modo di fare e dobbiamo avere la disponibil­ità di saper riconoscer­e gli errori fatti». Luciano Spalletti assapora il momento e poi va oltre. Perché oggi pomeriggio contro il Chievo sarà un’altra tappa senza margini di errori.

CUORE Il boccone grosso, quello che lascia il gusto migliore, sta in fondo al campionato, dietro l’angolo della 38a giornata. «Diventa difficile dire quanti punti serviranno per arrivare in Champions – continua il tecnico dell’Inter – perché ci sono insidie importanti che non sono valutabili a bocce ferme. La nostra partita più importante di questo finale è questa». Luciano non si ferma troppo a commentare chi gli ricorda che i nerazzurri hanno vinto solo una delle ultime 9 trasferte – a Genova contro la Sampdoria per 5-0 – perché il tema non lo accende: «Oggi è partito un altro treno, prima era quello dei gol e ora quello delle trasferte. Però bisogna essere pronti a cambiare biglietto. E destinazio­ne. Sappiamo i nostri numeri, pregi e difetti. È chiaro che in questo momento dobbiamo buttarci al di là perché niente è rimandabil­e. Bisogna risolvere tutto al momento. Qualsiasi problema GETTY SULLO STOP DI GAGLIARDIN­I si trovi va risolto nella partita stessa. Non c’è da impiegare troppo tempo, bisogna essere pronti a buttare avanti tutte quelle qualità che ci vogliono per essere campioni e poter raggiunger­e risultati importanti. Per fare un grande campionato servono carattere e cuore, oltre alla qualità tecnica». Senza Roberto Gagliardin­i. «Per l’integrità fisica che ha e per la qualità del nostro staff medico potrebbe tornare anche prima dell’ultimo turno di campionato. Ma saremo pronti comunque, abbiamo molti giocatori che possono vestire quella maglia e completare la squadra. Abbiamo tutte le carte in regola per giocare alla pari contro ogni avversario, possiamo spostare Candreva, Cancelo o Skriniar a centrocamp­o. Rafinha è stato gestito, per esempio, ma poi ha fatto tutto. Vecino si è allenato bene. Ieri sera (venerdì, ndr) l’ho messo a letto e stava benissimo. Può giocare, e bene, dall’inizio».

MEGLIO LA CHAMPIONS La conquista della Champions aiuterà anche in chiave futura per continuare a rafforzare la squadra. «Secondo me sono state messe basi importanti per il futuro. Tante volte diciamo che la cosa fondamenta­le è arrivare in fondo all’anno e non ricomincia­re da capo. Sono convinto che le prossime scelte saranno più facili da fare per la proprietà, che deciderà che Inter costruire». E poi: «Se arrivi in Champions ci sono dei vantaggi notevoli che puoi portare a sostegno della creazione della squadra – aggiunge Spalletti –. Si guadagna di più ed è più facile reinvestir­e. Non è la sola soluzione ma aiuta e noi vogliamo andarci, perché vogliamo dare questa gioia ai nostri tifosi».

«PUÒ TORNARE PRIMA DELLA LAZIO MA SIAMO PRONTI A SOSTITUIRL­O»

LUCIANO SPALLETTI

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Luciano Spalletti, 59 anni, prima stagione da tecnico dell’Inter
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