La Gazzetta dello Sport

FRANCESCA E TANIA MAMME DA AMARE

Il possibile ritorno di Cagnotto-Dallapè

- NON SOLO CALCIO di FAUSTO NARDUCCI email: fnarducci@rcs.it twitter: @Ammapp1

Probabile, molto probabile, quasi certo. Qualunque sia la gradazione della notizia c’è da fare salti di gioia, anzi tuffi di felicità: Francesca Dallapè e Tania Cagnotto hanno intenzione di riformare la coppia (sportiva) più affiatata dello sport italiano. E sembra quasi simbolico che la gestazione per l’annuncio ufficiale di questo ritorno debba durare esattament­e nove mesi. Nove mesi come quelli che ha imposto madre natura per la nascita di Ludovica, figlia di Francesca nata il 4 maggio scorso, e di Maya, figlia di Tania nata il 23 gennaio. Curioso che entrambe abbiano scelto mariti non legati al mondo dello sport ma che entrambe stiano vivendo la maternità in maniera molto sportiva: mamme sprint oltre che sincronizz­ate verrebbe di chiamarle visto che, appena il fisico l’ha permesso, Francesca e Tania sono tornate subito in palestra. Ma ora c’è di più: la trentunenn­e trentina Dallapè — che fra le due è quella che è sempre apparsa più propensa a un ritorno agonistico — dopo qualche gara di prova ieri ha fatto il suo rientro ufficiale ai Tricolori di Torino arrivando sesta nel trampolino da un metro e per l’occasione ha lanciato una specie di appello all’ex compagna: «Perché non torniamo insieme in gara?».

Ovviamente bisognerà aspettare il completo recupero fisico-atletico della Cagnotto che ieri ha dovuto rinunciare all’annunciato commento tecnico per la Rai (sarebbe stato interessan­te sentirla descrivere in diretta le prestazion­i dell’amicacolle­ga) per problemi familiari ma a settembre concluderà l’aspettativ­a con le Fiamme Gialle ed entro la fine dell’anno dovrà prendere una decisione ufficiale: mettersi dietro una scrivania come finanziera o tornare a gareggiare in vista di Tokyo 2020. E’ noto che le gerarchie militari premono per un prolungame­nto dell’attività fino a Tokyo. E ovviamente anche il Coni non disdegnere­bbe il ritorno della coppia che ha iniziato proprio a Torino la collezione di medaglie che ha portato all’apoteosi dell’argento di Rio.

Ma come dobbiamo porci di fronte a questo ennesimo ritorno? Proprio noi che tante volte abbiamo giudicato male chi non riusciva a chiudere col passato infilandos­i nel famigerato viale del tramonto sportivo, stavolta siamo favorevoli. Umanamente perché Tania e Francesca sono due mamme speciali: legate da un’intesa e da un’amicizia che ha sempre onorato i valori dello sport. Ognuna delle due deve proprio all’altra il superament­o dei momenti più bui, in piscina e nella vita, per cui sarebbe bello vederle ancora insieme dividersi fra costumi e pannolini, piegamenti in palestra e biberon. Tecnicamen­te perché la Dallapè nelle gare individual­i è chiusa ad alto livello perfino nel panorama italiano. Insomma per sognare un’altra Olimpiade ha bisogno di Tania così come la Cagnotto, in crisi di motivazion­i, ha bisogno della compagna per tornare ad allenarsi ma anche per inseguire traguardi alla sua portata. Per la figlia d’arte una seconda medaglia olimpica individual­e, dopo il bronzo di Rio, sarebbe durissima mentre in coppia diventereb­be più possibile. I 50 km che separano Trento da Bolzano di per sè non sono un ostacolo neanche per chi deve accudire un figlio piccolo ma possiamo immaginare che la Dallapè sia ben disposta a tornare nella piscina di Dibiasi in attesa che la sua città venga attrezzata con una vasca adeguata per i tuffi. Insomma, noi facciamo il tifo per il ritorno in gara delle mamme volanti. Tania, che il 15 maggio compirà 32 anni, ha ancora il tempo per regalare una medaglia in diretta alla piccola Maya.

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