La Gazzetta dello Sport

Nadal, marziano sulla terra Oggi la finale con Nishikori

●Ne ha vinti 34 di fila sul rosso: Dimitrov battuto Contro Nishikori insegue l’11° titolo nel Principato

- CRIVELLI, MARIANANTO­NI

Rafa (34 set vinti di fila sul rosso) insegue l’undicesimo trofeo nel Principato

Diavolo d’un Nadal, cosa stai combinando? Ristorante per la serata? Un saluto alla fidanzata Xisca in tribuna? E invece dai tasti del telefonino pigiati avidamente un minuto scarso dopo aver arrotato Dimitrov per la 12a finale nel giardino di casa del Principato, parte un messaggio per AP coach Moya: «Prenota un campo, devo allenare il dritto». Quando verrà scritta la fenomenolo­gia di Rafa, saranno episodi simili a questo a raccontare come si diventa una leggenda e il più forte giocatore di sempre sulla terra.

VECCHIO E SAGGIO Ormai non si tratta più di inseguire record su record, o l’11° successo a Montecarlo o il 31° in un Masters 1000 (intanto ha raggiunto la finale n. 47, come Federer): il guerriero di Manacor sta scolpendo nella pietra comandamen­ti immortali. Ha già superato se stesso, il Nadal del 2010/11 che sembrava irripetibi­le e inavvicina­bile: allora mise in fila 32 set vinti sul rosso, adesso è arrivato a 34, dalla sconfitta con Thiem dell’anno scorso a Roma. E in questa cavalcata di 34 perle, ha concesso 67 game, meno di due per set. Non ci sono parole, solo inchini. Dimitrov ci prova per un’ora, a riportare il profeta nel nostro mondo, e il suo sapiente back di rovescio a tratti frena gli ardori del satanasso mancino stringendo­gli il campo, ma per stare a quel livello così a lungo e sulla superficie che gli dei sembrano aver creato per Nadal rischi di ingolfarti. E infatti nel decimo game del primo set due doppi falli e un dritto sballato di Grisha aprono a Rafa la stanza del tesoro: da quel momento diventerà implacabil­e. E dire che due mesi fa, con l’ileopsoas della gamba destra in fiamme, non poteva neppure correre e passava il tempo alla sua Accademia sbrigando pratiche d’ufficio: «Mi dite che sono più forte di cinque anni fa? Ho perduto alcune qualità e ne ho acquistate delle altre, il segreto per stare in alto è di far progredire le cose di cui hai bisogno. Non so se sono migliore o peggiore, però ho adattato il mio gioco ai tempi moderni. Per questo continuo a vincere».

CAUTELA Basterà un granello di sabbia giapponese a inquinare l’eterna benzina della macchina spagnola? Il risorgente Nishikori sottrae al torneo la AP suggestion­e di una finale con Zverev, il pronostica­to Mister Futuro, e alle seconda partecipaz­ione (nel 2012 non aveva lasciato tracce) si merita l’epilogo, il quarto in un Masters 1000 (sempre sconfitto), perché è più solido del giovin tedesco e non ha paura di esplorare terreni tattici alternativ­i come la palla corta o le discese a rete. Kei affronterà l’ultimo atto con quattro match al terzo sulle spalle, eppure la semifinale l’ha domata anche con la freschezza: «Sulla terra il polso fa meno male rispetto alle superfici dure». Da buon samurai, saprà convivere con il dolore, ma intanto la rinascita è anche figlia di una programmaz­ione oculata e senza fretta: dopo il ritiro di Montreal a agosto («La fitta fu così forte che pensavo si staccasse la mano»), il consulto con gli specialist­i, la decisione di non operarsi e i primi allenament­i con una racchetta molto più leggera, a gennaio ha scelto il circuito Challenger per rientrare. Intanto, tornerà nei primi 30 e nonostante il 9-2 sotto nei precedenti, prova a fare l’ottimista: «Nadal è il Re, ma studierò come batterlo». Banzai.

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 ??  ?? Rafael Nadal, 31 anni, nel torneo ha perso 16 game in 4 match
Rafael Nadal, 31 anni, nel torneo ha perso 16 game in 4 match
 ??  ?? Key Nishikori, 28 anni, è alla quarta finale di un Masters 1000
Key Nishikori, 28 anni, è alla quarta finale di un Masters 1000
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