La Gazzetta dello Sport

Benevento! Male... Milan Ora l’Europa è a rischio

●Duro il d.s. Mirabelli: «Chiediamo scusa ai nostri tifosi per questa figuraccia»

- Alessandra Gozzini MILANO

L’ultima in classifica vince finendo in 10. Il Diavolo senza idee viene fischiato Duro Gattuso: «Sembriamo una banda musicale». Mirabelli: «Fuori dalle Coppe? Un dramma» L’Atalanta, che ospita il Toro, può tentare il sorpasso in sesta posizione.

Se c’era un modo, uno solo, per far peggio di quanto fece un girone fa, il Milan l’ha trovato ieri sera a San Siro. Altro che le streghe di Benevento, l’ultima è stata una vera notte da incubo. Doveva essere tutto diverso ed è stato incredibil­mente tutto uguale al 3 dicembre scorso. Sono cambiati tutta una serie di fattori ma non il risultato, quello che più conta: anzi, è andata peggio. Al pareggio con cui si chiuse l’andata il Milan ha sottratto anche un punto e chiuso la sfida di San Siro con un inattesa sconfitta che ha provocato i fischi dei tifosi. Se all’ora di pranzo fu notte fonda, la serata di ieri doveva servire a rischiare ancora di più la classifica, che invece si è fatta più buia anche per l’Europa League. La scia sorride all’Atalanta, che oggi, battendo il Torino in casa può superare i rossoneri, e alla Samp, che può affiancarl­i.

SOTTOSOPRA Doveva essere e non è stato: doveva essere una vittoria facile, è stata una sconfitta pesante. Bonucci si è scusato, come altri compagni e come Cutrone che in più ha omaggiato la curva della maglia 63. Tutto ha funzionato all’inverso: allora il Milan chiuse il primo tempo in vantaggio per essere rimontato, stavolta non è riuscito a ribaltare. Di differente c’era il sistema di gioco: il Milan d’andata difendeva a 3 con Musacchio centrodest­ra, questo ha la linea a quattro: lo stesso si è fatto bucare. Solo cinque titolari su undici sono gli stessi di diciannove giornate fa: Donnarumma, Bonucci, Rodriguez, Bonaventur­a e Kessie. La coppia là davanti è quella composta da André Silva, inesistent­e, e Cutrone: a Benevento giocava Kalinic, come Suso entrato ieri senza incidere.

DRAMMA EUROPA C’è poca differenza invece tra quello che dice Gattuso e quello che chiede Mirabelli, direttore sportivo rossonero: «Scusa. Chiediamo scusa perché con tutto il rispetto il Milan doveva fare qualcosa di diverso. Proviamo vergogna: già all’ andata avevamo regalato il primo punto, oggi abbiamo chiuso il cerchio. Stanchezza a parte, in questi casi superi tutto se ci metti l’anima. Tutti ci assumiamo le responsabi­lità, fino a poco fa sembravamo in corsa per la Champions e ora viviamo il dramma di vederci sfuggire anche l’Europa League. Non è questione di modulo, è mancata l’anima. Ma non dobbiamo perdere la testa, conosciamo limiti ma anche le qualità di questo gruppo. Cinque punti in meno rispetto alla scorsa stagione? Tutti ci aspettavam­o un migliorame­nto ma a volte per aprire un ciclo nuovo ci vuole almeno un biennio. Abbiamo le idee chiare su quello che dovremo fare sul mercato: Suso e Donnarumma? Ci sono tanti club su di loro, non è detto che dovremo rinunciarc­i in base a quello che stabilirà l’Uefa. Ma ora testa al presente: non dobbiamo deprimerci dopo questa grandissim­a figuraccia».

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 ??  ?? I volti della delusione rossonera: nella foto grande guida la truppa Ricardo Rodriguez; in piccolo Patrick Cutrone e Massimilia­no Mirabelli ANSA/GETTY/ LAPRESSE
I volti della delusione rossonera: nella foto grande guida la truppa Ricardo Rodriguez; in piccolo Patrick Cutrone e Massimilia­no Mirabelli ANSA/GETTY/ LAPRESSE
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