Una Roma da Champions L’Inter deve rispondere
Un’autorete, Nainggolan e poi si sblocca Schick: 3° posto a +4 su Spalletti che va in casa del Chievo.
«Nella mia testa c’è un solo pensiero: vogliamo la Champions!»: così Marcelo Brozovic, eroe social del momento in casa Inter. Ormai archiviata la dura contestazione subita lungo le strade milanesi dopo la sconfitta di Marassi contro il Genoa: scontro fisico mancato di poco con alcuni tifosi. L’avventura nerazzurra del croato sembrava a un certo punto davvero al capolinea: coinvolto in assurde
gossippate, beccato e fischiato dai tifosi al minimo errore, anche il più giustificato, ambiente pessimo soprattutto a San Siro. Quindi, addirittura già ceduto a gennaio, e «ripescato» solo per i mancati arrivi di Pastore e Ramires.
LA SVOLTA Tutto è improvvisamente cambiato in una notte, quella di Inter-Napoli, quando Spalletti ridisegnò il centrocampo attorno al «rifinitore» Rafinha: fuori Vecino e Borja Valero; Gagliardini portatore d’acqua e appunto Brozovic in regia. Finì 0-0, Marcelo fra i migliori in campo, «sette» in pagella, da allora titolare inamovibile nel cuore del gioco spallettiano. Rischiò parecchio Luciano da Certaldo affidando tempi e geometrie a uno dei nerazzurri più incostanti in assoluto negli ultimi anni. «E invece il ragazzo ha finito per responsabilizzarsi...», raccontava lo stesso tecnico nerazzurro che ieri ha poi rafforzato il concetto: «Lui ha personalità, accetta il rischio della giocata “diversa”. In altri momenti non ha per esempio avuto la forza caratteriale per sostenere certe idee. Ora sono però convinto che abbia invece trovato il giusto equilibrio. E il suo contributo sarà molto importante da qui a fine campionato».
PAZZIE... Di sicuro Marcelo è più libero di testa, lo si nota anche attraverso i vari social personali dove si è svelato un po’ Captain America (da brutto anatroccolo e eroe invincibile proprio come Steve Rogers...), un po’ Superman, quindi pure padre e marito. Fotomontaggi e immagini di famiglia che hanno riattivato un rapporto diretto e positivo con buona parte del popolo nerazzurro. Tifosi vip compresi. Come Francesco Facchinetti, ex DJ Francesco, cantante, conduttore radio-tv e appunto tifosissimo dell’Inter: il figlio di Roby Facchinetti (Pooh) si è tatuato sul braccio Epic Brozo. Così Francesco in un video inviato al centrocampista: «Mi tatuerò #epicbrozo. Io mantengo le promesse, ora fallo tu...». Ovvero porta l’Inter in Champions League... Brozovic ha pubblicato il video di Facchinetti tra le sue storie e gli ha scritto: «Pazzo».
IN NUMERI Sempre titolare (mai sostituito) in sei delle ultime sette gare di campionato: niente en plein solo per colpa della squalifica che ha tenuto Brozo lontano dalla trasferta di Bergamo. Tutte prestazioni super: Napoli a parte, «7» in pagella anche contro Sampdoria, Verona, Milan e Cagliari: «6,5» nella Torino granata. Martedì scorso (col Cagliari) ha ritrovato la rete dopo un digiuno lunghissimo: non segnava dal 25 novembre, proprio contro i sardi (a Benevento gli altri due gol stagionali). Sono quattro i centri in questo campionato, lo stesso bottino dei due tornei precedenti. Brozovic è a Milano dal gennaio 2015, e complessivamente ha vestito per 107 volte la maglia nerazzurra segnando 18 reti. Un anno e mezzo fa ha firmato il rinnovo del contratto fino a giugno del 2021, ma l’impressione è che non sia ancora uscito dalla lista dei «cedibili». È d’altronde uno di quei giocatori che potrebbero potenzialmente produrre ottime plusvalenze, fattore non trascurabile in un club al momento parecchio condizionato dai paletti del fairplay finanziario: servono almeno 40 milioni in plusvalenze entro il 30 giugno.
LA SVOLTA
Titolare e mai sostituito nelle sue ultime sei gare di campionato
Il tecnico: «Accetta il rischio della giocata diversa. E ha trovato equilibrio»