La Gazzetta dello Sport

Borja Valero ammette: «Non sono rapido come gli altri»

●Inter sicura del ritorno in Europa e di chiudere davanti al Milan. Lo spagnolo: «Siamo calati sotto l’aspetto tattico»

- INVIATO A VERONA lu.tai.

L’Inter per ora rimane fuori dalla zona Champions per un punto, ma dopo la vittoria sul Chievo è certa di chiudere il campionato davanti al Milan e soprattutt­o di essere tornata in Europa dopo un anno di penitenza. Per centrare il vero obiettivo stagionale però la strada è ancora lunga. POCA INTENSITÀ Mentre Brozovic continua a parlare soltanto attraverso i social («Soffrendo, ma l’abbiamo portata a casa»), Borja Valero inquadra così la situazione: «Per arrivare terzi o quarti dobbiamo vincerle tutte malgrado un calendario complicato, con Juve e Lazio. Ma in questa fase ogni match nasconde delle insidie. Anche col Chievo abbiamo provato ad avere più la palla rispetto al solito, soffrendo all’inizio ma poi dominando. Nel finale, siamo calati perché ci è mancata intensità. A volte non serve la qualità tecnica, ma quella tattica: caliamo su quell’aspetto lì e soffriamo in gare nelle quali non dovremmo. Siamo stati molto uniti, tranne che nei dieci minuti finali quando abbiamo sofferto troppo». Borja ha la pazienza di Giobbe quando gli si fa notare per l’ennesima volta la sua mancanza di dinamismo: «Da un punto di vista fisico non sono rapido come i miei compagni, quindi devo conoscerli bene. So ad esempio che a Perisic e Candreva non devo dar la palla addosso, ma sulla corsa. A Verona ho giocato per la prima volta dall’inizio con Brozovic, lui è un giocatore di qualità ed è facile giocarci accanto. Ha grande istinto sotto l’aspetto del gol, per questo molti allenatori lo hanno posizionat­o davanti. Ma anche dietro ha la qualità per fare bene».

D’AMBROSIO La qualità l’ha messa D’Ambrosio con l’assist per Icardi che ha spaccato la partita. «È stato un attimo racconta il difensore - ho pensato di calciare in porta poi ho visto Mauro e ho pensato che avrebbe avuto una percentual­e più alta (ride, ndr). Il campo non ci permetteva di far girare il pallone in modo veloce come nelle ultime gare, ma nella ripresa abbiamo alzato il ritmo anche se nel finale è calata la tensione. Non è stato il cambio di sistema di gioco, siamo noi che abbiamo abbassato il ritmo e abbiamo permesso al Chievo di metterci in difficoltà. Contro la Juve non è una partita qualunque, i tre punti per noi sono fondamenta­li, ci restano quattro finali. Col Chievo abbiamo dato una bella prova di maturità, ma anche contro Milan e Torino meritavamo di più e a Bergamo le occasioni non erano mancate».

 ??  ?? Borja Valero, 33 anni, spagnolo
Borja Valero, 33 anni, spagnolo

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy