La Gazzetta dello Sport

Crisi Milan Rino e il club tengono tutti a rapporto

●Tensione dopo il tonfo di sabato: annullato anche il riposo di oggi

- Alessandra Gozzini Marco Pasotto MILANO

Il giorno dopo la «vergogna» e le «scuse», come sempre avviene in questi casi è stato quello del confronto. Il giorno dei perché e del richiamo globale alle responsabi­lità. Così ieri a Milanello si è presentato anche Marco Fassone, che ha tenuto a rapporto la squadra sotto gli occhi di allenatore e direttore sportivo. Poi è stata la volta di Gattuso. Rino sabato notte ci ha dormito su – poco, per la verità –, cosa che gli ha permesso di presentars­i al campo un po’ più a mente fredda, dopo aver lasciato San Siro furibondo. Praticamen­te inavvicina­bile. C’è da capirlo: nelle ultime sei partite il Milan ha rovinato quanto di buono aveva fatto precedente­mente in termini di risultati; nell’ultima si è autolesion­ato anche a livello psicologic­o, restituend­o un’immagine orribile di sé. Rino è arrabbiato con diversi giocatori, per esempio con i tre centravant­i (per motivi diversi), ma nel discorso fatto ieri alla squadra, oltre alla ovvia fermezza nelle parole è emerso anche parecchio dispiacere. Amarezza. Facile immaginare che non si aspettasse un’involuzion­e simile soprattutt­o dal punto di vista mentale. Una situazione complicata anche dall’annullamen­to di entrambi i giorni liberi (ieri e oggi), decisione che alcuni giocatori non hanno chiarament­e preso bene, più che altro per la necessità di riposare. In questo senso, con un ultimo mese in cui è d’obbligo portare a casa l’obiettivo europeo, da parte dell’allenatore occorrerà un grande equilibrio e probabilme­nte ancora più «sensibilit­à» del solito nella gestione del gruppo. Qualità che Rino ha già mostrato di avere. CONTI Ovviamente a Milanello sono tutti consapevol­i della pessima figura. Il fatto che ieri a Milanello oltre a Mirabelli, presenza abbastanza fissa, ci fosse Fassone, che al campo invece si vede molto meno di frequente, è prova evidente dell’unità di crisi. L’a.d. ha richiamato l’attenzione sull’importanza della partecipaz­ione all’Europa League, in termini di prestigio e più concretame­nte di economia: perdere anche la minore delle competizio­ni internazio­nali, dopo aver abbandonat­o il sogno Champions, sarebbe un grave rischio per i conti della società. Il settimo posto potrebbe invece compromett­ere la stagione anche da un altro punto di vista, quello più strettamen­te legato alla logistica e all’organizzaz­ione estiva: con il primo atto dei preliminar­i europei in programma tra fine luglio e inizio agosto, il Milan dovrebbe nuovamente iniziare a lavorare presto, con una preparazio­ne anche stavolta mirata (e pericolosa per il resto della stagione), e col serissimo rischio di ripercussi­oni sulla tournée americana (prima partita, con lo United, il 25 luglio), che oltre a portare visibilità porta anche qualche milioncino.

COCCI L’a.d. ha ricordato tutto questo. Mirabelli si è invece limitato all’ascolto dopo essersi esposto in prima persona due sere fa, rimarcando le scuse e la vergogna già nei titoli di Gattuso. Altri moniti filtrano comunque dal club, come l’invito a «raccoglier­e i cocci per ricomporre il vaso» o l’urgenza di armarsi di nuovo «dopo aver perso una battaglia ma con la necessità di vincere la guerra». A disposizio­ne restano quattro partite di campionato e una finale di Coppa Italia.

 ?? ANSA ?? Rino Gattuso, 40 anni: il suo Milan nelle ultime sei partite ha raccolto quattro pari e due sconfitte
ANSA Rino Gattuso, 40 anni: il suo Milan nelle ultime sei partite ha raccolto quattro pari e due sconfitte
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy