«Michele è ovunque e vuole vederci sorridere Con una speranza: tornare sicuri a casa»
L’appuntamento non poteva che essere a Filottrano. A un anno esatto dalla morte di Michele Scarponi, si è svolta la prima edizione della Gran Fondo che ne porta il nome. Un «pallino» del marchigiano, scomparso a 37 anni in seguito a un tragico incidente in allenamento: sui due percorsi (135 e 90 chilometri) c’erano 2.000 partecipanti a pedalare sulle strade «imbrecciate» che Michele tanto amava. E la famiglia Scarponi ha scritto dei pensieri con il cuore: «Michele ha voluto questa Gran Fondo, ha voluto portarvi sulle sue strade, fra la sua gente (...) Michele ha voluto che fosse una festa. Michele ha voluto e vuole vederci sorridere. Michele ci manca. Michele ci guarda. Michele ci sta prendendo in giro. Michele è ovunque. Michele vuole vederci pedalare oggi, ci vuole vedere ritornare a casa da Filottrano
●Scarponi, un anno dopo: il messaggio della famiglia alla Gran Fondo di Filottrano
con una nuova speranza nel cuore: che nessuno domani debba lasciare la sua vita sulla strada. Rispettate le regole ragazzi, rispettate la vita: la vita è sacra. Ricordate l’aquila di Filottrano, che oggi pedala con voi per un modo migliore».
IMPEGNO Flavia e Giacomo sono i genitori di Michele Scarponi. Silvia e Marco, i fratelli. Non è solo dentro di loro che il ricordo dell’aquila di Filottrano (che ha lasciato la moglie Anna e i gemelli Giacomo e Tommaso) è ancora vivissimo: lo hanno dimostrato la cerimonia di venerdì ad Innsbruck, Tour of the Alps, la città in cui Scarponi ottenne MICHELE SCARPONI aveva 37 anni. Tra i successi il Giro d’Italia 2011 e la TirrenoAdriatico 2009 l’ultima vittoria della vita il 17 aprile 2017, e il ricordo del gruppo a Liegi, sabato, vigilia della Liegi-Bastogne-Liegi. Senza dimenticare i messaggi e i ricordi che lungo tutta la giornata di ieri si sono rincorsi sui social: virtuali, ma allo stesso tempo molto concreti. Così come è molto concreto l’impegno della famiglia di Scarponi sul fronte della sicurezza stradale: si sta procedendo sulla strada della creazione di una Fondazione che possa contribuire ad affrontare quella che resta una vera e propria emergenza. Di cui non bisogna ricordarsi soltanto quando è troppo tardi.