La Gazzetta dello Sport

BILANCIO CAIRO «TORO, STAGIONE DI RIMPIANTI»

●Il patron: «Speravo in meglio, abbiamo pagato il k.o. di Belotti»

- Fabrizio Turco TORINO

La stagione dei rimpianti. È la definizion­e scelta da Urbano Cairo per ricapitola­re il campionato del Toro, partito per stupire, ma frenato dagli infortuni di Belotti. Già, perché la squadra granata aveva tutto per diventare la sorpresa della A, ma l’assenza del Gallo è pesata tanto, tantissimo. «Per me questo è il campionato dei rimpianti – ha commentato ieri il presidente del Toro intervenen­do nella trasmissio­ne “La politica nel pallone” su Gr Parlamento –. La squadra c’era, ed era una squadra importante. Poi c’è stata la mancanza di Belotti. I tre mesi senza il nostro bomber sono stati pesantissi­mi, peccato per quei due infortuni che ci hanno condiziona­to. Noi d’altra parte lo avevamo tenuto proprio perché abbiamo sempre creduto molto in lui». A confermare la tesi di Cairo ci sono i numeri: l’attacco granata un anno fa di questi tempi era a quota 64 gol fatti, quest’anno le reti sono 48, 16 in meno, esattament­e quelle che mancano a Belotti passato dalle 25 di un anno fa dopo 34 partite alle 9 di oggi. «Se sono pentito di non averlo ceduto? Assolutame­nte no – risponde il presidente – l’abbiamo tenuto perché abbiamo creduto molto in lui: Andrea è stato sfortunato». Cairo poi ricostruis­ce la stagione: «Alla fine del girone di andata ho preso Mazzarri per cercare di rimettere in piedi il campionato. È un bravissimo allenatore e, anche se non l’ho mai caricato di responsabi­lità europee, in cuor mio speravo tanto di poter recuperare per lottare per un posto in campo internazio­nale. Ad un certo punto ci siamo quasi arrivati, eravamo vicini, ma poi non è andata come speravo e d’altra parte è anche normale che quando un allenatore subentra abbia qualche difficoltà in più con una squadra che è stata costruita da altri». Cairo, poi, guarda la classifica: «L’aritmetica non ci toglie completame­nte la speranza, ma i punti da recuperare adesso sono davvero troppi rispetto al settimo posto. Quindi cercheremo di fare un buon finale di campionato per ripartire nella nuova stagione con una squadra disegnata da Mazzarri per fare un grande campionato e per puntare in alto». Il tutto ripartendo dal Gallo: «L’ho sempre detto: il nostro obiettivo è quello di tenerlo per ripartire alla grandissim­a».

LOTTA SCUDETTO Il presidente del Toro, però, dice la sua anche a proposito della lotta per lo scudetto: «La Juve ha ancora un punto di vantaggio che cercherà di difendere con unghie e denti contro un Napoli lanciato, ma che deve tenere i piedi a terra. I partenopei hanno fatto una grande impresa non solo per il risultato ma anche per come hanno dominato la partita – aggiunge Cairo – ma adesso devono conservare la lucidità perché l’entusiasmo è importante ma a patto che ti faccia perdere la ragione. Il calendario? Sulla carta sembra più facile per il Napoli, ma mancano ancora 360’ e saranno tiratissim­i. Fra due partite c’è Napoli-Toro e noi cercheremo di onorare il campionato».

LEGA E PROBLEMI Sollecitat­o a proposito della situazione complicata in Lega, il patron granata ribadisce che un personaggi­o come Javier Tebas, indicato mesi fa come uomo perfetto per rilanciare il calcio italiano, avrebbe fatto comodo: «È stata un’incredibil­e occasione persa, potevamo avere un grande manager a capo della Lega italiana. Per come si sono sviluppate le cose negli ultimi mesi io mi sono disamorato, fosse stata solo mia la decisione avrei preso Tebas già a dicembre. Il punto è che vedo troppa politica, troppi veti incrociati, un malcostume incredibil­e e allora preferisco dedicarmi ai miei numerosi impegni lavorativi e alle cose dove posso decidere. In Lega lavorino altri e speriamo che facciano bene».

SUL MERCATO «L’ho sempre detto: il nostro obiettivo è di tenere il Gallo per ripartire alla grandissim­a e puntare in alto»

RIPARTIREM­O CON UNA SQUADRA DISEGNATA DA MAZZARRI

URBANO CAIRO SULLA PROSSIMA STAGIONE

FRA DUE PARTITE C’È IL NAPOLI: ONOREREMO IL CAMPIONATO

URBANO CAIRO SULLA LOTTA SCUDETTO

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LAPRESSE PRESIDENTE DAL 2005 Urbano Cairo, 60 anni, è presidente e patron del Torino dal settembre 2005, quando ha rilevato il club fallito sotto la gestione Cimminelli
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