Ricciardo tratta con Ferrari e Mercedes
●Trattative con Ferrari e Mercedes. Se la Red Bull lo vuole tenere, dovrà pagarlo quanto Verstappen e offrirgli un’auto da Mondiale
Sorrisi, sorpassi e dollari. Le tre cose vanno insieme nel caso di Daniel Ricciardo. In Cina «Big Smile» ha messo in scena tutto il suo repertorio di staccate e attacchi da brivido, per rimontare dalla terza fila e prendersi la sesta vittoria della carriera, beffando Mercedes e Ferrari. La strategia della Red Bull, con il pit stop volante durante la Safety Car, lo ha messo in carrozza. Ma il resto lo ha fatto l’australiano, mostrando attributi e maturità, mentre il «golden boy» Max Verstappen si faceva prendere (ancora) dalla foga sprecando un’occasione d’oro.
BIVIO Per Ricciardo è un momento speciale. Arrivato a 28 anni, con sette stagioni di F.1 già alle spalle, il pilota di padre siciliano e madre calabrese è a un bivio. Se vuole conquistare il Mondiale, non c’è più tempo da perdere. Ecco perché Daniel, che è in scadenza di contratto, ha posto proprio questa condizione al team di Dietrich Mateschitz: «Resto solo se vinciamo». Dipende da quanto sarà competitiva la Red Bull e se farà intravedere una possibilità di titolo per il futuro prossimo, rimanendo con i motori Renault oppure passando a un altro fornitore (per esempio la Honda che equipaggia la sorellina Toro Rosso). Ma in ballo ci sono anche i soldi e lo «status» all’interno del team. Ricciardo non ha digerito il fatto che l’anno scorso Helmut Marko e Chris Horner abbiano anticipato il rinnovo di Verstappen, per blindarlo contro le sirene di Mercedes e Ferrari, perché la mossa fece capire che Max era considerato il vero predestinato. «Vogliamo che Verstappen diventi il più giovane iridato della storia», disse Marko. Liquidando Ricciardo: «Ci piacerebbe che restasse anche lui e perciò gli abbiamo fatto un’offerta. La decisione è solo sua».
COME MAX Adesso, passati sei mesi da quel GP di Austin in cui vi fu la firma di Verstappen, la Red Bull si è forse resa conto che non può «regalare» un Ricciardo così alla concorrenza. «La Mercedes non ha avuto Verstappen e non avrà Ricciardo», ha dichiarato di recente lo stesso Marko. Ma intanto Mister Sorpasso ha scoperto le carte, mettendo sul tavolo le sue richieste: pari trattamento rispetto a Verstappen e un contratto biennale da 50 milioni di dollari in totale (41 milioni di euro). Una cifra vicina a quella per cui ha firmato nel 2017 il compagno di squadra. Inoltre Ricciardo non è stato a guardare, portando avanti trattative parallele sia con la Mercedes
sia con la Ferrari, alla quale si era proposto anche in passato, e che resterebbe la sua destinazione preferita. Già all’inizio della scorsa stagione c’erano stati contatti fra Ricciardo e la rossa, secondo alcuni «rumors» (che adesso ritornano) anche un pre-contratto, ma in quel momento la Ferrari non sapeva se avrebbe rinnovato con Sebastian Vettel. Ora, con il contrat- to del tedesco prolungato fino al 2020 per circa 32 milioni a stagione, la situazione è diversa e il peso politico di Seb costituisce un ostacolo non da poco all’arrivo di Ricciardo, considerate le ruggini fra i due ai tempi in cui erano alla Red Bull.
SOLDI Però, più ancora che i precedenti con Vettel, la discriminante sono i soldi. La richiesta di Ricciardo, legittima se si pensa agli stipendi dei big, è infatti molto superiore a quanto il Cavallino spende oggi per Kimi Raikkonen, il cui contratto dopo il 2015 è stato rinnovato di anno in anno per una cifra intorno ai 7 milioni di euro. Tuttavia Ricciardo resta l’unico «top driver» sul mercato, a meno che la Ferrari non pensi di andare avanti con Kimi fino a 40 anni (il pupillo Charles Leclerc ha bisogno di esperienza). Ma Daniel ha una possibilità concreta anche in Mercedes. Il contratto di Lewis Hamilton verrà infatti rinnovato fino al 2020 per 40 milioni di euro all’anno, ma la conferma di Valtteri Bottas non è ancora certa. E in fondo Ricciardo costerebbe l’equivalente di quanto era pagato Nico Rosberg...