La Gazzetta dello Sport

Pranzo sul mare e tante foto: storia di Kalidou il vicino ideale

- Gianluca Monti NAPOLI

«Viva viva ‘o Senegal», cantava Pino Daniele nel suo celebre brano «’O scarrafone» che ieri le radio napoletane hanno rimandato in continuazi­one. Kalidou Koulibaly ha origini senegalesi e con il Senegal ha deciso di giocare, stanco di attende la convocazio­ne del ct francese Deschamps, guarda caso ex juventino.

DEDICA Ai bianconeri Koulibaly ha giocato un brutto scherzo, che da parte di tutti i napoletani gli varrà gratitudin­e eterna. Per farglielo capire, gli amici ieri hanno inviato al difensore i video delle esultanze che ci sono state nel mondo per il suo gol, a partire da quella sfrenata della pizzeria Ribalta a New York. Koulibaly è casa, campo e famiglia. A proposito, la dedica per il gol è per il nipotino appena nato, figlio di suo fratello Ablay, che si chiama Zain Kalidou Rudi anche in onore dello zio che sta facendo sognare Napoli. Già perché la città è letteralme­nte ai suoi piedi: nello store ufficiale del club in via Chiaia ieri i commessi hanno indossato le sue quattro magliette (per altro vendute in quantità) per festeggiar­e l’amico Kalidou, che passa spesso da quelle parti e fa scorta di divise da regalare ai suoi connaziona­li che lavorano come lavavetri ai semafori.

NORMALITÀ In questi tre campionati con Sarri è migliorato in maniera esponenzia­le mentre con Benitez sembrava da «cestinare», nonostante Bigon lo avesse inseguito per due anni. Giuntoli per Koulibaly ha rifiutato nell’estate 2015 un’offerta dell’Everton tra i tredici e i sedici milioni, si è assunto in toto la responsabi­lità di rispedirla al mittente ed ora raccoglie i dividendi sul campo. Anche i compagni adorano Koulibaly, sia quelli attuali che gli ex come Higuain. Kalidou stavolta lo ha anticipato, in tutti i sensi. Ad un amico, anche di Gonzalo, che gli aveva pronostica­to un imperioso stacco di testa, ha risposto domenica mattina: «Farò di tutto per riuscirci». Volere è potere per Koulibaly, tornato già alla sua normalità. Nel day after ha pranzato sul lungomare insieme alla moglie Charline ed il figliolett­o Seni, che indossava la sua maglia numero 26. Consueta procession­e di foto e autografi, alla quale Kalidou non si è sottratto. Del resto, dove abita lo descrivono come il vicino perfetto. Sempre disponibil­e con tutti, a partire dal nipote dei vicini, compagno di giochi di Seni. Di nome fa Vasco, come Vasco Rossi. Per i tifosi del Napoli, dopo il gol di Koulibaly allo Stadium, è stata una notte infinita fino ad un’«Albachiara».

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Da Instagram: Koulibaly celebra le 100 presenze (2-12-2016); con Ghoulam e Salvatore Esposito di Gomorra; Maradona con la sua maglia

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