Pranzo sul mare e tante foto: storia di Kalidou il vicino ideale
«Viva viva ‘o Senegal», cantava Pino Daniele nel suo celebre brano «’O scarrafone» che ieri le radio napoletane hanno rimandato in continuazione. Kalidou Koulibaly ha origini senegalesi e con il Senegal ha deciso di giocare, stanco di attende la convocazione del ct francese Deschamps, guarda caso ex juventino.
DEDICA Ai bianconeri Koulibaly ha giocato un brutto scherzo, che da parte di tutti i napoletani gli varrà gratitudine eterna. Per farglielo capire, gli amici ieri hanno inviato al difensore i video delle esultanze che ci sono state nel mondo per il suo gol, a partire da quella sfrenata della pizzeria Ribalta a New York. Koulibaly è casa, campo e famiglia. A proposito, la dedica per il gol è per il nipotino appena nato, figlio di suo fratello Ablay, che si chiama Zain Kalidou Rudi anche in onore dello zio che sta facendo sognare Napoli. Già perché la città è letteralmente ai suoi piedi: nello store ufficiale del club in via Chiaia ieri i commessi hanno indossato le sue quattro magliette (per altro vendute in quantità) per festeggiare l’amico Kalidou, che passa spesso da quelle parti e fa scorta di divise da regalare ai suoi connazionali che lavorano come lavavetri ai semafori.
NORMALITÀ In questi tre campionati con Sarri è migliorato in maniera esponenziale mentre con Benitez sembrava da «cestinare», nonostante Bigon lo avesse inseguito per due anni. Giuntoli per Koulibaly ha rifiutato nell’estate 2015 un’offerta dell’Everton tra i tredici e i sedici milioni, si è assunto in toto la responsabilità di rispedirla al mittente ed ora raccoglie i dividendi sul campo. Anche i compagni adorano Koulibaly, sia quelli attuali che gli ex come Higuain. Kalidou stavolta lo ha anticipato, in tutti i sensi. Ad un amico, anche di Gonzalo, che gli aveva pronosticato un imperioso stacco di testa, ha risposto domenica mattina: «Farò di tutto per riuscirci». Volere è potere per Koulibaly, tornato già alla sua normalità. Nel day after ha pranzato sul lungomare insieme alla moglie Charline ed il figlioletto Seni, che indossava la sua maglia numero 26. Consueta processione di foto e autografi, alla quale Kalidou non si è sottratto. Del resto, dove abita lo descrivono come il vicino perfetto. Sempre disponibile con tutti, a partire dal nipote dei vicini, compagno di giochi di Seni. Di nome fa Vasco, come Vasco Rossi. Per i tifosi del Napoli, dopo il gol di Koulibaly allo Stadium, è stata una notte infinita fino ad un’«Albachiara».