La Gazzetta dello Sport

Ricetta DiFra «Non solo umili Per noi Salah è come Messi»

●«Nessuno verticaliz­za come i Reds: fondamenta­li i primi 30’. Io punto a Kiev»

- Massimo Cecchini INVIATO A LIVERPOOL

La panchina sembra assai più comoda di quella di 17 anni fa, ma scommetter­emmo che Eusebio Di Francesco accettereb­be senza fiatare lo stesso risultato che maturò qui ad Anfield quel 22 febbraio 2001. Coppa Uefa, Liverpool-Roma 0-1: bello, no? L’allenatore — ma allora calciatore gialloross­o — vide dalla panchina tutta la partita proprio come gli succederà stasera. Quello che cambierebb­e, però, sarebbe l’esito della qualificaz­ione, visto che – tra mille polemiche – a passare furono i Reds. «La storia continua – dice però sereno Di Francesco, ringrazian­do comunque i 2500 tifosi al seguito –. Capisco la voglia di rivincita, ma occorre guardare avanti. Noi siamo qui con umiltà, ma ho la grande ambizione di arrivare in finale. Non sono uno dei 4 allenatori top in Europa, è la Roma ad essere fra le 4 squadre più forti del Continente. Già immagino l’atmosfera, perché da noi non abbiamo l’abitudine di avere i tifosi attaccati al campo. Per questo i primi 30 minuti saranno fondamenta­li. Affrontere­mo una formazione diversa rispetto al Barcellona per ritmo e intensità. Il Liverpool sarà molto aggressivo e poco attendista. Delle squadre arrivate in semifinale, è quella che verticaliz­za meglio, però mentalment­e noi abbiamo acquisito forza». Tutto questo, pure per merito di quel 3-4-2-1 che ha annichilit­o i catalani, ma Di Francesco non si sbilancia. «I ragazzi hanno assimilato entrambi i sistemi. Ciò che conta, però, è la filosofia di gioco. Salah? È formidabil­e, ma sono contento dei miei, soprattutt­o di giovani come Under. Il Liverpool ha tanti giocatori forti e noi staremo attenti a Momo come lo siamo stati con Messi».

MAI DIRE MAI I titoli di coda sono nei messaggi di simpatia che si sono scambiati con Klopp. «La sua filosofia mi piace tanto fin dai tempi del Borussia Dortmund. Credo di somigliarg­li, anche se ha dimostrato molto più di me». Occhio però, perché pure Di Francesco sta dimostrand­o parecchio, tant’è che in Premier lo seguono (il Chelsea). «Il mio pensiero principale è tenermi stretta la Roma, però siamo dei profession­isti e quindi in futuro mai dire mai. In questi stadi è entusiasma­nte giocarci ma anche allenare. Comunque, se Klopp in italiano sa dire solo spaghetti, io in inglese so dire solo hamburger». Poco, per il momento, ma per imparare c’è tempo.

«IO IN PREMIER? ORA MI TENGO STRETTA LA ROMA PERÒ IN FUTURO...

EUSEBIO DI FRANCESCO SULLE SUE PROSPETTIV­E

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