«Lui e Icardi sono il futuro del progetto»
●Il d.s.: «Vogliamo prolungare col mister. Mauro: il contratto scade nel 2021. Via un big? Non è detto»
Come tutti i direttori sportivi, Piero Ausilio è in una posizione scomoda. Gli si fanno quasi soltanto domande di mercato, ma lui – che pure si sta muovendo in diverse direzioni – fino al 20 maggio deve tentare il dribbling a oltranza. Anche per non creare turbative a una squadra che negli ultimi 360’ si gioca il decisivo ritorno in quella Champions che l’Inter non gioca da sei stagioni. Intervenuto a «Radio Anch’io», Ausilio prova a metterla sul ridere («Auguro alla Roma di vincere la Champions e di arrivare quinta, così siamo tutti contenti...»), ma poi spiega: «Sappiamo che potrebbe decidersi tutto all’ultima contro la Lazio ma prima c’è la Juve, che difficilmente ne sbaglia due di seguito. Troveranno però un’Inter in salute che in casa nei big match ha sempre fatto bene».
PUNTI FERMI A sentire Ausilio, il futuro di due uomini simbolo come Luciano Spalletti e Mauro Icardi però non dipenderà dalla Champions: «Spalletti è il nostro presente e con lui vorremmo costruire un futuro ben più lungo di quello che il contratto prevede. Lo stesso vale per Icardi, che di anni di contratto ne ha ancora tre: con lui abbiamo già fatto tre rinnovi, ci siederemo per trovare una soluzione. È giusto dare riconoscimenti a un ragazzo che tutti gli anni ha continuità di prestazioni. Mauro e l’allenatore sono due punti fermi del presente e del futuro».
SACRIFICIO BABY L’eventuale ritorno in Champions però inciderà sul mercato. «Il quarto posto economicamente aiuta – spiega il dirigente –, ma la stagione va valutata con diversi parametri e siamo migliorati parecchio. Il nodo del fairplay finanziario però ci sarà anche con la Champions. Per chiudere bene il bilancio al 30 giugno non è detto che si debba cedere un big. Potremmo sacrificare qualche giovane come l’anno scorso. Dalbert? Non gioca solo perché i compagni fanno bene. Cancelo è parte del programma, valuteremo in base al piazzamento finale. Ma ha un contratto con l’Inter, la decisione spetta a noi».