Udinese nel caos Torna Gino Pozzo Tutto su Guidolin
●Oddo è ancora appeso a un filo. Ieri il no di Stramaccioni. Il sogno è il tecnico dei successi
Tutto in una notte. Risolverà Gino Pozzo, il plenipotenziario dell’Udinese che ieri in tarda serata, è tornato a Udine da Londra. Pensava di aver sistemato le cose giovedì scorso con una strigliata nello spogliatoio e una lunga confessione con i giornalisti per ribadire il suo attaccamento a un club che la famiglia gestisce da 32 anni. E invece trova il pieno caos, una situazione surreale, con una squadra allo sbando, incapace di tenere un vantaggio e di reagire a un gol subito e un allenatore depotenziato. Il diktat della vigilia era chiaro: «Non c’è un’altra partita».
TECNICO Ma ora, dopo la sfortunata gara (va detto) col Crotone, bisogna trovare un allenatore. Per quattro partite. Perché da tempo la società avrebbe stretto i rapporti con Rolando Maran, un vecchio pallino, impegnato nella dura battaglia salvezza al Chievo da dove dovrebbe andar via a fine stagione. Non c’è solo l’Udinese su Maran. Va trovato un traghettatore e il primo pensiero, l’ex Andrea Stramaccioni, è tramontato ieri sera perché il tecnico romano ha un altro anno di contratto, e non a quattro soldi, con lo Sparta Praga e non poteva accettare un impegno di un mese. Un’altra idea, Andrea Mandorlini, non è facile da portare avanti perché l’ex tecnico del Verona, è stato chiamato anche dalla Cremonese. Ma quella che più affascina la piazza (dove ieri è passato per motivi personali Totò Di Natale) è una e una sola: Francesco Guidolin. Un primo approccio ci sarebbe stato ieri sera, non andato a buon fine, un secondo e decisivo tentativo verrebbe fatto all’arrivo di Gino Pozzo. Anche Guidolin era a Londra per la tv. Qui si gioca la partita. Ma il dirigente bianconero potrebbe calare anche una carta a sorpresa.
LA GIORNATA Le ultime 36 ore sono state lunghissime per Massimo Oddo. La sensazione è che se il tecnico dell’Udinese è ancora al suo posto è perché i Pozzo non hanno trovato un’alternativa. Oddo al termine della gara con il Crotone non ha parlato ed è rimasto a lungo in spogliatoio dove regnava un silenzio irreale. Due giocatori erano abbattuti: Behrami e Lasagna che in campo erano scoppiati a piangere. La squadra ha cenato nel ristorante dello stadio e lì c’è stato un faccia a faccia tra Oddo e Maxi Lopez. Il tecnico non ha accettato le scuse del centravanti che l’aveva mandato a quel paese (un eufemismo) al momento della sostituzione. Il motivo? Non era la prima volta. Oddo si era sentito dare del figlio di ... da Maxi anche al momento del cambio a Cagliari. Considerato il rendimento di Lopez (due gol entrambi alla Samp sotto la gestione Delneri), Oddo si è sentito tradito dal punto di vista umano. Curioso notare che capitan Danilo a cena si sia seduto vicino a Maxi, quasi avesse scelto lui tra il compagno e il tecnico. Poi la squadra ha raggiunto il ritiro. Ieri mattina Oddo ha rivisto la gara col Crotone e nel pomeriggio ha seguito a bordo campo la seduta defaticante diretta dal vice Marcello Donatelli e dal preparatore atletico Maurizio Di Rienzo. Dopo l’allenamento la squadra è rientrata in hotel dove Oddo ha saputo che avrebbe trascorso almeno un’altra notte da allenatore dell’Udinese. Il suo stato d’animo? Tanta rabbia, soprattutto per il modo in cui la situazione è precipitata. Stamattina conoscerà il suo destino. Esonero o un’altra settimana di passione verso Benevento con probabile ritiro fuori Udine. Il clima, dopo la contestazione, è pesante e la curva ha fatto sapere che domenica sarà a Benevento per tifare contro squadra e società. Contro Oddo no, lui è considerato l’unico «innocente».