La Gazzetta dello Sport

Arbitri-Figc, polemica continua. «Chiarirsi? No»

●Fabbricini prova a chiudere il caso 2% «Nessun problema, confrontia­moci» Nicchi replica: «Dite che avete scherzato»

- Alessandro Catapano ROMA Roberto Fabbricini, 72, commissari­o Figc

L’orgoglio di dichiarare ai quattro venti che i migliori in campo, ancora una volta, sono stati i suoi ragazzi. «È stata una giornata molto positiva per 11.000 partite, Juve-Napoli è stata il fiore all’occhiello di tutta la giornata. Però la positività degli arbitri è fuori discussion­e». Il presidente dell’Aia Marcello Nicchi si atteggia ad anfitrione nell’atrio che introduce a Palazzo H, la casa del Coni, la casa di tutto lo sport italiano. Giovanni Malagò, il padrone di casa, gli ha messo gentilment­e a disposizio­ne la zona migliore, quel Salone d’onore che per la prima volta ospita la consueta riunione di fine stagione tra arbitri, capitani e allenatori di Serie A. «Una bella cosa, doverosa. E siamo felici – dice il presidente del Coni – che capiti all’indomani della giornata di ieri, che certifica come il campionato italiano sia il più attraente e thrilling del mondo. Le polemiche con Nicchi sul 2%? Non è questa la sede...», glissa Malagò.

POLEMICHE Nicchi, non glissa. Gli riferiscon­o le frasi pronunciat­e dal Commissari­o della Figc Roberto Fabbricini, nel tentativo, ancora lontano, di una riconcilia­zione. «Con Nicchi non c’è nessun tipo di problema, parliamo e ci confrontia­mo sempre – racconta il commissari­o –. La situazione si è un po’ ingarbugli­ata in generale ma l’Aia lavora molto bene e sono convinto che anche lì troveremo una soluzione giusta per tutti. La revoca del 2% elettorale? Non ne abbiamo parlato, dipende dai principi informator­i». La replica del presidente dell’Aia, qualche ora dopo, è ancora una volta tranchant. «Metterci d’accordo con Fabbricini? Siamo sempre disponibil­i, basta che mi facciano una telefonata in cui mi dicono che abbiamo scherzato e vi assicuro che finisce tutto». Mentre invece, a chi gli chiede se voglia chiarirsi col presidente del Coni, con il quale ha ingaggiato un botta e risposta a mezzo stampa, Nicchi taglia corto: «Chiarirmi con Malagò? Non mi devo chiarire con nessuno».

BRAVO ROCCHI Le polemiche finiscono qui. È la giornata dei compliment­i, alla classe arbitrale e in particolar­e a Gianluca Rocchi, il migliore in campo di Juventus-Napoli: «Un arbitraggi­o perfetto, in linea con la sua designazio­ne al prossimo Mondiale», certifica Fabbricini. Lui, il protagonis­ta, racconta: «Ieri è stata una bella partita, difficile da gestire soprattutt­o nella prima parte ma, tutto sommato, corretta, nonostante la posta in palio. Anche dal nostro punto di vista possiamo essere soddisfatt­i. Cosa mi ha colpito di più? La tensione in campo era tanta – ammette Rocchi –, si percepiva benissimo anche nei calciatori. Ogni momento, ogni situazione poteva essere decisiva. Se bisogna abbassare i toni? Certamente, anche perché quello che noi purtroppo vediamo in Serie A va a cadere anche nelle categorie inferiori e i nostri colleghi più giovani hanno problemi». E sulla Var, a suo modo protagonis­ta discussa della stagione che volge al termine, Rocchi ammette che «uno degli aspetti da migliorare è la comunicazi­one, quello in cui noi a volte siamo mancati è proprio la comunicazi­one dell’arbitro verso il Var o viceversa». In generale, sul tema «con i club c’è condivisio­ne d’intenti, anche perché si è parlato molto dell’introduzio­ne della Var. Dal nostro punto di vista c’è un’apertura totale e noi siamo assolutame­nte soddisfatt­i, credo che pure per le società e i calciatori questa sia una grande novità. La Var anche in Europa? Non nella prossima stagione per questioni tecniche, ma a breve arriverà anche nella Champions», assicura Rocchi.

SUCCESSO Intanto, arrivano le statistich­e disciplina­ri della stagione, snocciolat­e a corredo della lezione tenuta dal designator­e della A Nicola Rizzoli, incentrata soprattutt­o sull’interpreta­zione dei fuorigioco e dei falli di mano in area. Diminuisco­no falli, espulsioni, ammonizion­i, proteste e simulazion­i; aumentano i rigori concessi e, soprattutt­o, calano gli errori grazie agli interventi della Var, passati dal 6,05% dell’era pre-tecnologic­a allo 0,98% attuale. Su 1.736 «check», sono state 105 le correzioni e solo 17 gli errori commessi, dei quali appena 8 hanno influenzat­o il risultato. Un risultato importante e, questo sì, indiscutib­ile. Nessuno, ieri, ha avuto da eccepire. Neppure la Lazio di Simone Inzaghi.

>Compliment­i a Rocchi per la direzione di Juve Napoli: «Ma tanta tensione in campo»

>In Serie A calano falli, espulsioni, ammonizion­i, proteste e anche le simulazion­i

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IPP Marcello Nicchi, 65 anni presidente dell’Aia
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LIVERANI

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