Arbitri-Figc, polemica continua. «Chiarirsi? No»
●Fabbricini prova a chiudere il caso 2% «Nessun problema, confrontiamoci» Nicchi replica: «Dite che avete scherzato»
L’orgoglio di dichiarare ai quattro venti che i migliori in campo, ancora una volta, sono stati i suoi ragazzi. «È stata una giornata molto positiva per 11.000 partite, Juve-Napoli è stata il fiore all’occhiello di tutta la giornata. Però la positività degli arbitri è fuori discussione». Il presidente dell’Aia Marcello Nicchi si atteggia ad anfitrione nell’atrio che introduce a Palazzo H, la casa del Coni, la casa di tutto lo sport italiano. Giovanni Malagò, il padrone di casa, gli ha messo gentilmente a disposizione la zona migliore, quel Salone d’onore che per la prima volta ospita la consueta riunione di fine stagione tra arbitri, capitani e allenatori di Serie A. «Una bella cosa, doverosa. E siamo felici – dice il presidente del Coni – che capiti all’indomani della giornata di ieri, che certifica come il campionato italiano sia il più attraente e thrilling del mondo. Le polemiche con Nicchi sul 2%? Non è questa la sede...», glissa Malagò.
POLEMICHE Nicchi, non glissa. Gli riferiscono le frasi pronunciate dal Commissario della Figc Roberto Fabbricini, nel tentativo, ancora lontano, di una riconciliazione. «Con Nicchi non c’è nessun tipo di problema, parliamo e ci confrontiamo sempre – racconta il commissario –. La situazione si è un po’ ingarbugliata in generale ma l’Aia lavora molto bene e sono convinto che anche lì troveremo una soluzione giusta per tutti. La revoca del 2% elettorale? Non ne abbiamo parlato, dipende dai principi informatori». La replica del presidente dell’Aia, qualche ora dopo, è ancora una volta tranchant. «Metterci d’accordo con Fabbricini? Siamo sempre disponibili, basta che mi facciano una telefonata in cui mi dicono che abbiamo scherzato e vi assicuro che finisce tutto». Mentre invece, a chi gli chiede se voglia chiarirsi col presidente del Coni, con il quale ha ingaggiato un botta e risposta a mezzo stampa, Nicchi taglia corto: «Chiarirmi con Malagò? Non mi devo chiarire con nessuno».
BRAVO ROCCHI Le polemiche finiscono qui. È la giornata dei complimenti, alla classe arbitrale e in particolare a Gianluca Rocchi, il migliore in campo di Juventus-Napoli: «Un arbitraggio perfetto, in linea con la sua designazione al prossimo Mondiale», certifica Fabbricini. Lui, il protagonista, racconta: «Ieri è stata una bella partita, difficile da gestire soprattutto nella prima parte ma, tutto sommato, corretta, nonostante la posta in palio. Anche dal nostro punto di vista possiamo essere soddisfatti. Cosa mi ha colpito di più? La tensione in campo era tanta – ammette Rocchi –, si percepiva benissimo anche nei calciatori. Ogni momento, ogni situazione poteva essere decisiva. Se bisogna abbassare i toni? Certamente, anche perché quello che noi purtroppo vediamo in Serie A va a cadere anche nelle categorie inferiori e i nostri colleghi più giovani hanno problemi». E sulla Var, a suo modo protagonista discussa della stagione che volge al termine, Rocchi ammette che «uno degli aspetti da migliorare è la comunicazione, quello in cui noi a volte siamo mancati è proprio la comunicazione dell’arbitro verso il Var o viceversa». In generale, sul tema «con i club c’è condivisione d’intenti, anche perché si è parlato molto dell’introduzione della Var. Dal nostro punto di vista c’è un’apertura totale e noi siamo assolutamente soddisfatti, credo che pure per le società e i calciatori questa sia una grande novità. La Var anche in Europa? Non nella prossima stagione per questioni tecniche, ma a breve arriverà anche nella Champions», assicura Rocchi.
SUCCESSO Intanto, arrivano le statistiche disciplinari della stagione, snocciolate a corredo della lezione tenuta dal designatore della A Nicola Rizzoli, incentrata soprattutto sull’interpretazione dei fuorigioco e dei falli di mano in area. Diminuiscono falli, espulsioni, ammonizioni, proteste e simulazioni; aumentano i rigori concessi e, soprattutto, calano gli errori grazie agli interventi della Var, passati dal 6,05% dell’era pre-tecnologica allo 0,98% attuale. Su 1.736 «check», sono state 105 le correzioni e solo 17 gli errori commessi, dei quali appena 8 hanno influenzato il risultato. Un risultato importante e, questo sì, indiscutibile. Nessuno, ieri, ha avuto da eccepire. Neppure la Lazio di Simone Inzaghi.
>Complimenti a Rocchi per la direzione di Juve Napoli: «Ma tanta tensione in campo»
>In Serie A calano falli, espulsioni, ammonizioni, proteste e anche le simulazioni