La Gazzetta dello Sport

Crollo Frosinone dominio Empoli: le mani sulla A

●Due volte in svantaggio, la capolista vince e diverte E sabato può arrivare la promozione dei record

- Nicola Binda INVIATO A FROSINONE

L’autostrada verso la Serie A non conosce caselli per l’Empoli, ma soltanto chilometri di gloria. Un cammino fatto di record e prestazion­i impeccabil­i, come quella sul campo del Frosinone che prima di questa giornata era la seconda forza del campionato (ora è quarto), ma è stata spazzato via come se fosse l’ultima della classe, malgrado la serata di festa in uno stadio che ha fatto registrare il record di presenze e d’incasso. Ma non ce n’è per nessuno contro la squadra di Andreazzol­i, che sabato dovrebbe far festa contro il Novara: se vince è fatta, ma basta anche un pareggio se una tra Parma e Palermo non vincono. Dettagli insomma. CAMMINO D’ORO E poi ci sono i record. Oltre a quelli della storia del club (che si sprecano), adesso l’Empoli è nella storia della categoria. Da quando la B è tornata a 22 squadre, mai nessuno è andato in gol per 27 gare di fila, nessuno ha fatto 23 partite consecutiv­e senza perdere, nessuno dopo 37 giornate ha segnato 82 gol e nessuno ha fatto 17 partite con almeno tre reti. Numeri da paura con un calcio da applausi. Serve altro?

SOLO CIANO Eppure il Frosinone è andato due volte in vantaggio. Due volte. E sempre con Ciano. La prima dopo 49 secondi, la seconda in avvio di ripresa, dopo che Krunic di testa aveva firmato l’1-1: stavolta l’attaccante di casa ha battuto Gabriel con un missile dalla distanza, forse il gol più bello della serata. Entrambe le volte però la squadra di Longo non ha dato continuità al vantaggio: solo sull’1-0 Crivello con un terrifican­te sinistro ha costretto Gabriel alla paratona, per il resto il Frosinone è rimasto chiuso nel 5-3-2 cercando di arginare con i sacchi di sabbia il mare azzurro che si alzava. E se nel primo tempo il compito è riuscito, nella ripresa c’è stata l’esondazion­e. Da segnalare solo i colpi di testa di Paganini e Krajnc sfilati a lato sul 2-3. Troppo poco.

TROPPO ZAJC Pallino del gioco sempre in mano, grandi palleggiat­ori, gioco a memoria con palla bassa e inseriment­i telecomand­ati. L’Empoli è questo, lo sanno tutti, ma è impossibil­e fermarlo. E così, trovato il pareggio con Di Lorenzo (primo gol per lui) di testa su angolo di Pasqual, la capolista ha continuato ad attaccare per vincere. Basta il pari? Non nella testa di Andreazzol­i. E’ qui che il Frosinone ha deluso. Perché avrebbe dovuto vincere, o almeno provarci. Invece ha solo cercato di non prendere gol. Un’illusione contro questo Empoli, nel quale non si poteva non esaltare Caputo: mentre i tentativi del gemello Donnarumma sono stati imprecisi, il capocannon­iere prima ha mandato a lato una comoda girata, ma un minuto dopo s’è infilato sull’ennesima imbeccata di Zajc per battere Vigorito; il prossimo record (46 gol della coppia Immobile-Insigne del Pescara 2011-12) è a -2. Vantaggio meritato e legittimat­o nel recupero da Lollo, appena entrato e anche lui al primo gol con un inseriment­o in verticale. Troppo bello, ed è pure vero: non si vedeva da anni, a questi livelli, una squadra giocare così.

 ?? LAPRESSE ?? Ciccio Caputo, col numero 11, festeggiat­o dopo il gol: l’Empoli è sempre più vicino alla Serie A
LAPRESSE Ciccio Caputo, col numero 11, festeggiat­o dopo il gol: l’Empoli è sempre più vicino alla Serie A
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● 8 TREQUARTIS­TA DELL’EMPOLI ZAJC

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