Colpo Trapani Catania steso e raggiunto Il Lecce ride
●Palumbo e Marras decidono il derby: contestata la squadra di Lucarelli Già domenica i pugliesi sono in Serie B?
Il Lecce, seduto comodamente in poltrona a guardare la tv, è praticamente in Serie B con due giornate di anticipo. Basterà un successo sulla Paganese, prossimo avversario che arriverà a via del Mare domenica.
FISCHI La squadra di Liverani ringrazia il Trapani che nel posticipo ha violato un Massimino vestito a festa (oltre 18 mila paganti, roba da alta Serie A) doppiando sul piano di gioco, velocità e volontà un Catania troppo statico e in ritardo sulle seconde palle. Ma i granata hanno fatto un favore a se stessi perché si rilanciano nella lotta per il secondo posto che ora hanno in mano. Il Catania? Incapace di organizzare il giusto approccio, la squadra di Lucarelli, prima è stata sostenuta da una città intera, e poi fischiata e contestata da curve e tribuna: tutti delusi per l’ennesima occasione perduta e per l’atteggiamento remissivo di un gruppo che ha vissuto solo di folate sporadiche. Adesso i rossazzurri hanno anche perso virtualmente la piazza d’onore, dunque. Agganciati dai granata, sono in svantaggio negli scontri diretti e dovranno accontentarsi (se negli ultimi 180’ non dovesse cambiare lo stato delle cose) di un terzo posto che sarebbe una vera delusione.
TRAPANI PERFETTO Calori, reduce da due partite non brillanti, ha organizzato la partita alla perfezione spinto da Marras e dall’intera mediana che ha neutralizzato il Catania grandi firme. Fitta ragnatela a centrocampo, velocità nel fraseggio e affondi al momento opportuno: le mosse del Trapani sono state efficaci per l’intera partita. Il Catania spesso è stata una squadra monopasso, timorosa e inconcludente in attacco. Palumbo, autore del primo gol, ha avuto spazio per percorrere trenta metri, aggiustare la mira e fare centro al secondo tentativo dopo una respinta. Furlan ha salvato di tutto quando, nella ripresa, il Catania ha guadagnato profondità (giusto l’ingresso di Russotto, doveva essere schierato prima). Ma il raddoppio di Marras ha chiuso il conto, a nulla è servito il rigore di Lodi (fallo di Evacuo, espulso per doppia ammonizione) sul tiro dello stesso Russotto. Nota a margine, l’affetto e lo scambio di applausi e cori tra le due tifoserie. Fatto insolito e gratificante in un mondo in cui si fischia e ci si becca continuamente. La Sicilia, da questo punto di vista, ha dato l’esempio anche in diretta tv.