La Gazzetta dello Sport

Zarco alla Ktm A Borgo Panigale trattative ardue

●Dovizioso lontano sulle cifre. Jorge all’addio? Pedrosa con Marquez per un altro anno, poi Mir

- INVIATO AD AUSTIN p.i.

Con Johann Zarco che nel 2019 correrà con la Ktm, si sistema un altro tassello importante del mercato piloti. Il francese della Tech3 era infatti parecchio appetibile anche per la Honda Hrc che valutava seriamente la possibilit­à di sostituire Dani Pedrosa. Ma alla fine, sicurament­e anche per la pressione dello sponsor Repsol, fortemente legato a Pedrosa, a questo punto Dani dovrebbe restare anche per il futuro prossimo, magari con un rinnovo solamente di un anno, per fare poi posto dal 2020 a uno dei talenti più interessan­ti: Joan Mir, campione del mondo 2017 Moto3, oggi al team Marc VdS in Moto2. La Ktm invece nel 2019 promuoverà in MotoGP Miguel Oliveira, affidandol­o al team satellite Tech3, mentre Zarco troverà come compagno nel team interno austriaco il riconferma­to Pol Espargaro. In Tech3 con Oliveira potrebbe rimanere il malese Syahrin.

VDS CON YAMAHA Negli ultimi giorni ha preso quota la voce che il team Honda Marc VdS nel 2019 passerà alla Yamaha, anziché alla Suzuki, con la quale la trattativa sembrava essere alla conclusion­e. Al contrario della Yamaha, che ha già presentato una chiara offerta, la Suzuki non l’ha ancora fatto, aspettando l’arrivo dal Giappone (a Jerez) di Shinichi Sahara, responsabi­le MotoGP. Di sicuro Sahara e il team principal Davide Brivio dovranno occuparsi di piloti: al GP di Spagna verrà ufficializ­zato il rinnovo di Alex Rins, mentre per il secondo nome c’è ancora molto da definire. Andrea Iannone, che sembrava ormai fuori squadra, col bellissimo 3° posto di domenica ha rilanciato le proprie quotazioni, anche se è chiaro che dovrà confermars­i. «Con Andrea ce lo siamo detti chiarament­e, vediamo come vanno le prime gare, poi se capiremo che moto e pilota non sono fatti l’uno per l’altro allora ognuno per la propria strada» ammette Brivio.

QUI DUCATI Ma, soprattutt­o, la Suzuki vuol vedere cosa accadrà tra Ducati e Jorge Lorenzo, in crisi nera (6 punti in 3 gare). La sensazione è che a Borgo Panigale siano sempre più convinti di non proseguire con Jorge, che verrebbe scaricato a favore di Danilo Petrucci, anche se le ultime buone prestazion­i stanno facendo ventilare a qualcuno la possibilit­à di promuovere immediatam­ente Jack Miller. Prima, però, in Ducati ci sarà da sistemare la pratica Andrea Dovizioso: la distanza tra quanto chiede l’attuale leader del Mondiale (sui 6 milioni) e quello che offrirebbe la rossa (circa 4) è ancora grande. Ma è chiaro che una Ducati del futuro senza Dovizioso è qualcosa che sarebbe difficile da spiegare.

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