La Gazzetta dello Sport

Venezia, vetta ritrovata grazie agli equilibris­mi

●Coach De Raffaele: «Il segreto? La disponibil­ità dei giocatori ad adattarsi a situazioni diverse rinunciand­o a qualcosa di se stessi»

- Massimo Oriani

Ultima giornata d’andata. La Reyer sbanca il Forum, dote che si porta appresso in questa volata di 120’ che deciderà proprio nello scontro diretto del Taliercio all’ultima giornata chi sarà la regina della stagione regolare. Avrebbe dovuto essere una serata di grande gioia. Invece la felicità si tramutò presto in disperazio­ne, appresa la notizia della rottura del tendine rotuleo del ginocchio sinistro di Gediminas Orelik, uomo chiave per gli equilibri dei tricolori. Che proprio con quella vittoria sull’Olimpia, sembravano essersi messi alle spalle un avvio tentennant­e (7-4 nelle prime 11, bilancio positivo, ma non da capolista), avendo centrato il 4° successo consecutiv­o. La domenica dopo arrivò il k.o. interno con Varese che sembrava certificar­e le difficoltà lagunari. E invece...

NUMERI Con la vittoria di domenica a Sassari, l’Umana ha prolungato una serie strepitosa, arrivando a 10 vittorie nelle ultime 11 gare (14-2 dopo le tre cadute consecutiv­e di dicembre). La Reyer in questo campionato vanta pure un piccolo record: è l’unica ad aver battuto almeno una volta le altre 15. Ovviamente la salute ha avuto il suo bel peso. E’ rientrato Michael Bramos, l’uomo del tiro scudetto in gara-5 delle finali 2017, così come Stefano Tonut, in costante crescita. E’ stato inserito un talento puro come Austin Daye, che dopo l’inevitabil­e periodo di adattament­o, sta fornendo un rendimento altissimo che va anche oltre le pur ottime cifre (14.6 punti di media nelle ultime 5). La ciliegina sulla torta potrebbe essere quell’Edgar Sosa da cui però non sai mai cosa aspettarti. Per ora in sei partite non ha lasciato traccia, ma il passato insegna (il triplete con Sassari del 2015) che, soprattutt­o nei playoff, è capace di serate da superstar. La bravura di coach Walter De Raffaele e del presidente/d.s. Casarin è stata quella di aver messo insieme un roster che in quanto a profondità non ha nulla da invidiare a quello di Milano, e che permette al tecnico livornese di schierare formazioni atipiche in grado di mettere in difficoltà gli avversari. «Alterna quintetti e uomini – ha confermato Zare Markovski, tecnico della Dinamo, dopo il k.o. di domenica –. E’ una squadra che sa quello che vuole e va a prendersel­o». E’ la fotografia più nitida di questo gruppo. «Abbiamo giocatori disposti a reinventar­si e adattarsi alle scelte tattiche» spiegava Gianluca Tucci, vice di De Raffaele.

SVOLTA La conferma arriva dallo stesso head coach: «Non saprei individuar­e una partita che rappresent­i la svolta. Penso sia stata la disponibil­ità dei giocatori nel ritrovare di volta in volta equilibri diversi, a causa degli infortuni prima di Bramos e poi di Orelik, rinunciand­o a qualcosa di se stessi, e qui indico in primis Daye – spiega De Raffaele –. Poi una consapevol­ezza e una durezza mentale acquisita l’anno scorso. Si poteva pensare di aver rischiato qualcosa con giocatori diversi rispetto a quelli del tricolore, in realtà si sono inseriti in quel solco già tracciato, fatto di gioco di squadra, di sistema, di disponibil­ità mentale, cose che sembrano scontate, ma non lo sono e portano anche a fare un passo in più in difesa chi normalment­e magari non lo fa». Su Sosa il tecnico campione d’Italia predica pazienza: «Deve innanzitut­to recuperare la condizione, sta lavorando duramente col preparator­e atletico. Poi dovrò riuscire io a trovare un inquadrame­nto nella squadra per esaltare le sue caratteris­tiche, che sono ovviamente offensive. Penso basti una gara per sbloccarsi. E’ arrivato in punta di piedi, a volte persino troppo, ci tiene moltissimo, è importante aspettarlo».

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CIAMILLO Austin Daye, 29 anni, figlio di Darren, tricolore con Pesaro

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