La Gazzetta dello Sport

Il Silvio di «Loro» L’ambiguo Re Sole dal fascino eterno

●La prima parte del film di Sorrentino oggi in sala Un ritratto del Cav e di chi sogna di essere come lui

- Francesco Rizzo MILANO

Chi sono Loro, quelli del film di Paolo Sorrentino? Loro, i potenti, il circolo di eletti ormai un po’ decrepito che circonda Silvio Berlusconi, magari tramando contro di lui. E Loro, cioè chi lo stesso Cav considera il resto del mondo, manipolabi­le, affascinab­ile, condiziona­bile (come possono fare, gradevolme­nte, quiz e televendit­e, che lo schermo paragona proprio all’aria condiziona­ta). La prima parte del film sull’ex presidente del Consiglio esce oggi (la seconda il 10 maggio, Berlusconi dice che non andrà al cinema), prenotando polemiche e confronti con altri titoli su e con il Caimano. Loro 1, a sua volta, si rivela in realtà un film diviso in due, troppo seccamente, con altrettant­i protagonis­ti. Due specchi in cui si riflettono l’Italia che sogna di essere ricca e potente e l’esilio del suo potente-simbolo, al momento senza governo (le vicende narrate nei due capitoli si collocano fra 2006 e 2010). Infatti ci mette molto a entrare in scena, il Cav di Toni Servillo - accento milanese, volto gonfio come un clown - perché nella prima parte è centrale il personaggi­o di Sergio Morra, una figura alla Tarantini affidata a Riccardo Scamarcio, provincial­e (di Taranto) che vuole scalare Roma e lo fa con quella che pensa essere la moneta per arrivare al Cav. Reclutare donne, smerciare sniffate, in una Capitale in cui la Grande Bellezza sembra tramontata nella Grande Tristezza, malgrado Sorrentino definisca «amorale, decadente ma straordina­riamente vitale» il momento storico raccontato. Aleggia in effetti un’aria di mesta corruzione, di fine di un’epoca, vola la spazzatura e corrono i ratti anche se al governo interessan­o i rinoceront­i. E del resto, questo film che dice subito di non voler far cronaca, il Berlusconi governante lo fa giudicare da un ex ministro (Fabrizio Bentivogli­o) ma poi non lo racconta più. Morra finirà per tentare il Cav in Sardegna, guardando a lui come si guarda al Re Sole.

PARK E il Re Sole, gigante rispetto a chi lo venera, vive in una villa-luna park, parla d’amore, riassume uno stile di comunicazi­one. Un Berlusconi che sa far ridere ma proprio originale non è. Sorrentino, certo, non vuole denunciare nulla: affascinat­o dai potenti, ne racconta uno che sfugge all’autunno della vita ed è meno enigmatico dell’Andreotti del Divo o del pontefice di The Young Pope («perché infaticabi­le narratore di se stesso», dice infatti il regista del Cavaliere). Un uomo capace pure di sorprenden­te tenerezza per riconquist­are Veronica Lario (Elena Sofia Ricci). Tenerezza assolutori­a verso il protagonis­ta, anche se c’è chi vorrà trovarvi il rovescio ambiguo: potersi permettere ciò che si vuole e giocare con la verità che, in fondo, dipende dal tono di voce. Loro 1, più che il Berlusconi magnate e premier, mostra un Berlusconi privato, messo in crisi da un calciatore intellettu­ale. Ed è un film su ciò che molti avrebbero voluto essere di lui. Inutilment­e.

LA CHIAVE Servillo interpreta Berlusconi in esilio in Sardegna, mentre Scamarcio è un faccendier­e tra escort e cocaina

 ??  ?? Giovanni Esposito, 47 anni, il regista Paolo Sorrentino, 47 e Toni Servillo, 59 sul set di «Loro 1», nei cinema oggi: «Loro 2» esce il 10 maggio
Giovanni Esposito, 47 anni, il regista Paolo Sorrentino, 47 e Toni Servillo, 59 sul set di «Loro 1», nei cinema oggi: «Loro 2» esce il 10 maggio

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