Alessandria, gioia Di Masi «È la nostra Champions»
●Dalla falsa partenza a un super 2018 Il presidente: «Volevo lasciare, ora la B»
«Che emozione sentire la Nord urlare “Luca Luca”. Non succedeva da un anno e mi sono commosso. Nasco in curva, sono uno di loro e festeggiare tutti insieme un trofeo dei grigi non ha prezzo». Luca Di Masi non nasconde la gioia per il primo trionfo da presidente dell’Alessandria: «La Coppa Italia di C è la nostra Champions. Anche la forma con le grandi orecchie la ricorda. Non volevo separarmene dopo la festa in piazza di mercoledì sera, così l’ho portata a casa dai miei figli. Mercoledì ha dormito con Tommaso e ieri con Alice».
RINASCITA L’Alessandria dopo 45 anni ha riconquistato la Coppa, mandando in estasi una città scesa a festeggiare in piazza Marconi: «Un cognome speciale. Tra andata e ritorno il nostro centravanti Michele Marconi ha fatto 4 gol, trascinandoci alla vittoria. È un attaccante di categoria superiore». Un successo vissuto scaramanticamente nelle poltroncine a bordo campo: «Era sempre andata bene e non ho voluto cambiare posto». Al momento dei festeggiamenti Di Masi ha vestito, però, i panni... dell’autista: «Ho guidato il pulmino dei dirigenti con la coppa dallo stadio alla piazza. Non vedevo l’ora di festeggiare». Il 3-1 alla Viterbese ha portato a 25 le gare senza k.o. per l’Alessandria targata Marcolini, uno dei segreti della rinascita: «Il suo arrivo così come quello del d.s. Cerri ha dato la svolta. Credevo di aver sbagliato tutto nella costruzione della rosa e invece non eravamo scarsi. Prima c’era qualcuno (si riferisce all’ex tecnico Stellini, ndr) non sufficientemente in grado di far giocare bene e rendere la squadra».
LA CRISI Un avvio da incubo con l’Alessandria sprofondato al terzultimo posto dopo 15 turni: «Il momento più difficile della mia presidenza. In quei mesi ero sconsolato, mi sono chiesto se ne valeva la pena. Tanti investimenti e risultati che non arrivavano: difficile tenere duro e andare avanti, ma non ho mollato». E ora viene il bello, con i grigi che ai playoff proveranno a riconquistare quella B che manca da 43 anni.