Cairo rilancia «Niente Borsa, mi tengo il Torino»
●Il presidente granata: «Sono arrivati buoni risultati economici ma non ci ho mai pensato»
Il Toro non si quota. E non si vende. Urbano Cairo ha svelato ieri mattina, dal punto di vista societario, le prossime mosse in chiave granata: lo ha fatto nel corso dell’assemblea dei soci della Cairo Communication che si è tenuta a Milano. «Non ho alcuna intenzione – ha spiegato il patron granata – di quotare il Torino Fc in borsa, anche se la squadra ha avuto dei buoni risultati anche economici in questi ultimi cinque anni, in cui si sono recuperate perdite del passato. Non è una cosa a cui ho mai pensato».
LA SPIEGAZIONE Non solo. Interpellato da un azionista della società, Cairo ha poi spiegato più dettagliatamente che «il Toro non è una cosa della Cairo Communication: è una cosa personale che cerco di gestire al meglio delle possibilità». Poi Cairo ha approfondito il discorso, sottolineando che «mi piace tenerlo e ho preso apposta un buon allenatore come Walter Mazzarri: facendo lui la squadra, penso che il Toro possa fare buoni risultati. L’obiettivo è fare bene».
CONTINUITÀ Sono parole che evidenziano il desiderio di continuità, quelle espresse ieri da Cairo. Parole che vanno a braccetto con quelle pronunciate dal presidente nei giorni scorsi, quando aveva iniziato a tracciare i prossimi piani in tinta granata. Il Toro del futuro, d’altra parte, è già pronto a rilanciare le proprie ambizioni, con Mazzarri in panchina e con Belotti in campo, chiamato a recuperare il tempo perduto. Proprio come aveva detto il numero uno del Toro all’indomani della sconfitta patita dalla squadra granata domenica scorsa a Bergamo per mano dell’Atalanta: «Il nostro obiettivo è quello di tenere il Gallo per poter ripartire alla grandissima»: queste le parole di Cairo a inizio settimana. E d’altra parte, proprio la lunga assenza del Gallo, costretto a rimanere praticamente tre mesi in infermeria a causa del doppio infortunio al ginocchio, ha pesato tantissimo, così da incidere fortemente sul rendimento globale della squadra. Ora il capitano ha recuperato la forma e ha tanta voglia di tornare a segnare per sfondare il muro della doppia cifra, realizzando il 10° gol in Serie A.
IL TORINO È UNA COSA PERSONALE, CHE PROVO A GESTIRE BENE
NEGLI ULTIMI 5 ANNI SI SONO RECUPERATE PERDITE DEL PASSATO
A TESTA ALTA Sì, perché prima di pensare al Toro del futuro, c’è da chiudere a testa alta la stagione in corso. A partire da domani sera, quando allo stadio Grande Torino si presenterà la lanciatissima Lazio, con Belotti che sfiderà a distanza l’amico – e compagno di Nazionale – Ciro Immobile. Poi, prima del traguardo della stagione, i granata affronteranno il Napoli al San Paolo, la Spal nell’ultima uscita casalinga e il Genoa a Marassi. A quel punto si tratterà di passare alla fase operativa del mercato, per allestire la nuova squadra, seguendo le indicazioni dell’allenatore. Proprio come ha detto l’altro giorno Cairo: «Vogliamo fare un buon finale di campionato prima di ripartire con una squadra disegnata da Mazzarri. L’obiettivo? Fare un grande campionato e puntare in alto», sono state le parole del presidente. Perché per la prossima stagione il Torino si prepara a rilanciare. Per ripartire alla grande.
L’obiettivo di fine >stagione: chiudere a testa alta, prima di passare al mercato
>Belotti sarà l’uomo chiave anche domani nella sfida alla Lazio contro l’amico Immobile