Destra-sinistra da larghe intese Plebiscito Milan Suso-Calhanoglu
●Jesus e Hakan tornano dal 1’ domani a Bologna. Gattuso con loro in campo fa 2 punti a gara, una media da Champions...
Un classico di quando si cade in basso, molto in basso in questo caso, è provare a rimettere le ali. Il Milan lo fa recuperando Suso e Calhanoglu, assenti nell’ultima sconfitta casalinga contro il Benevento. Le ali servirebbero a volare ma la realtà del Milan ora è un’altra: il k.o. contro l’ultima in classifica ha portato la squadra al settimo posto, un punto sotto l’Atalanta e tre sopra Fiorentina e Sampdoria. Che il Milan non abbia superato il Benevento per l’assenza delle frecce è tutto da dimostrare - Suso è anche entrato dopo pochi minuti dal via del secondo tempo - ma i numeri sono significativi. Suso e Calhanoglu in questo campionato sono rimasti insieme 1.581 minuti e il Milan in quelle 26 ore ha segnato 1,65 gol a partita. La media punti è altissima: 2 tondi, ritmo Champions. Nei 1.479 minuti senza uno dei due, la media-gol scende a 0,91, i punti diventano 0,6. Un abisso. Serve altro? Questo è curioso: quando manca uno tra Jesus e Hakan, il Milan subisce più del doppio dei gol rispetto ai periodi di convivenza. Come se, con entrambi a rientrare sulla linea dei centrocampisti, la squadra trovasse equilibrio. Per questo domani pomeriggio torneranno dal primo minuto: Suso ha migliorato la condizione fisica, Calhanoglu ha recuperato dall’infiammazione al tendine rotuleo.
JESUS Suso probabilmente ha un dirimpettaio preferito ed è quello di un anno fa: Gerard Deulofeu. Jesus e Geri si sono divisi le due fasce del Milan nei primi sei mesi del 2017 e insieme hanno vinto un Europeo Under 19 con la Spagna. Differenze: Jesus e Hakan non parlano la stessa lingua. Similitudini: Suso con lui funziona altrettanto bene. Rispetto alla scorsa stagione con Montella, la migliore della sua carriera, c’è solo un gol di differenza: un anno fa furono sette in 34 partite, stavolta sei in 32. Jesus ha comunque fatto la sua parte. Il suo movimento destra-centro resta quasi immarcabile e il Milan senza di lui soffre. Suso ha guardato dal primo al novantesimo solo in due partite: MilanRoma 0-2 e Milan-Atalanta 0-2. Quando non c’è stato, il Milan non ha fatto punti e non ha segnato. Ecco perché è probabilmente il giocatore più importante. Suso ieri ha rotto il silenzio social con un post su Instagram. Con un paio di foto di una vecchia partita tra Almeria e Barcellona, ha salutato l’addio blaugrana di Iniesta: «Grazie per tutti questi anni, non ci sarà nessuno come te». Non è escluso che sia un esercizio, quello dei saluti, in cui Jesus si ripeterà presto: mancano cinque partite al termine della stagione e questa potrebbe essere l’ultima manita rossonera dello spagnolo. Considerato anche il valore della clausola rescissoria, inferiore ai 40 milioni, Jesus resta un oggetto del desiderio di moltissimi club europei.
HAKAN Calhanoglu invece non fa temere il Milan: niente clausola. Gattuso lo considera un insostituibile, anche perché la squadra, quando c’è Hakan, migliora: segna quasi il triplo e subisce la metà dei gol. Calhanoglu a Forza Milan ha spiegato tutto così: «Dopo la squalifica di quattro mesi avevo bisogno di giocare un po’ per arrivare ad avere una buona condizione fisica. Però se non comunichi è difficile e Montella non parlava inglese ma solamente italiano. Certamente conosco il calcio, so che posizione devo tenere in campo e come comportarmi durante il gioco, ma ho bisogno di sentire anche l’appoggio di un allenatore che parli con me. Gattuso mi ha sempre detto di liberare la mente e di giocare il mio calcio». Evidentemente funziona (e se gioca anche Suso, meglio).
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SENZA SUSO Suso non ha giocato solo in 2 partite di questo campionato: Milan-Roma 0-2, Milan-Atalanta 0-2