La Gazzetta dello Sport

Destra-sinistra da larghe intese Plebiscito Milan Suso-Calhanoglu

●Jesus e Hakan tornano dal 1’ domani a Bologna. Gattuso con loro in campo fa 2 punti a gara, una media da Champions...

- Luca Bianchin Alessandra Gozzini

Un classico di quando si cade in basso, molto in basso in questo caso, è provare a rimettere le ali. Il Milan lo fa recuperand­o Suso e Calhanoglu, assenti nell’ultima sconfitta casalinga contro il Benevento. Le ali servirebbe­ro a volare ma la realtà del Milan ora è un’altra: il k.o. contro l’ultima in classifica ha portato la squadra al settimo posto, un punto sotto l’Atalanta e tre sopra Fiorentina e Sampdoria. Che il Milan non abbia superato il Benevento per l’assenza delle frecce è tutto da dimostrare - Suso è anche entrato dopo pochi minuti dal via del secondo tempo - ma i numeri sono significat­ivi. Suso e Calhanoglu in questo campionato sono rimasti insieme 1.581 minuti e il Milan in quelle 26 ore ha segnato 1,65 gol a partita. La media punti è altissima: 2 tondi, ritmo Champions. Nei 1.479 minuti senza uno dei due, la media-gol scende a 0,91, i punti diventano 0,6. Un abisso. Serve altro? Questo è curioso: quando manca uno tra Jesus e Hakan, il Milan subisce più del doppio dei gol rispetto ai periodi di convivenza. Come se, con entrambi a rientrare sulla linea dei centrocamp­isti, la squadra trovasse equilibrio. Per questo domani pomeriggio torneranno dal primo minuto: Suso ha migliorato la condizione fisica, Calhanoglu ha recuperato dall’infiammazi­one al tendine rotuleo.

JESUS Suso probabilme­nte ha un dirimpetta­io preferito ed è quello di un anno fa: Gerard Deulofeu. Jesus e Geri si sono divisi le due fasce del Milan nei primi sei mesi del 2017 e insieme hanno vinto un Europeo Under 19 con la Spagna. Differenze: Jesus e Hakan non parlano la stessa lingua. Similitudi­ni: Suso con lui funziona altrettant­o bene. Rispetto alla scorsa stagione con Montella, la migliore della sua carriera, c’è solo un gol di differenza: un anno fa furono sette in 34 partite, stavolta sei in 32. Jesus ha comunque fatto la sua parte. Il suo movimento destra-centro resta quasi immarcabil­e e il Milan senza di lui soffre. Suso ha guardato dal primo al novantesim­o solo in due partite: MilanRoma 0-2 e Milan-Atalanta 0-2. Quando non c’è stato, il Milan non ha fatto punti e non ha segnato. Ecco perché è probabilme­nte il giocatore più importante. Suso ieri ha rotto il silenzio social con un post su Instagram. Con un paio di foto di una vecchia partita tra Almeria e Barcellona, ha salutato l’addio blaugrana di Iniesta: «Grazie per tutti questi anni, non ci sarà nessuno come te». Non è escluso che sia un esercizio, quello dei saluti, in cui Jesus si ripeterà presto: mancano cinque partite al termine della stagione e questa potrebbe essere l’ultima manita rossonera dello spagnolo. Considerat­o anche il valore della clausola rescissori­a, inferiore ai 40 milioni, Jesus resta un oggetto del desiderio di moltissimi club europei.

HAKAN Calhanoglu invece non fa temere il Milan: niente clausola. Gattuso lo considera un insostitui­bile, anche perché la squadra, quando c’è Hakan, migliora: segna quasi il triplo e subisce la metà dei gol. Calhanoglu a Forza Milan ha spiegato tutto così: «Dopo la squalifica di quattro mesi avevo bisogno di giocare un po’ per arrivare ad avere una buona condizione fisica. Però se non comunichi è difficile e Montella non parlava inglese ma solamente italiano. Certamente conosco il calcio, so che posizione devo tenere in campo e come comportarm­i durante il gioco, ma ho bisogno di sentire anche l’appoggio di un allenatore che parli con me. Gattuso mi ha sempre detto di liberare la mente e di giocare il mio calcio». Evidenteme­nte funziona (e se gioca anche Suso, meglio).

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SENZA SUSO Suso non ha giocato solo in 2 partite di questo campionato: Milan-Roma 0-2, Milan-Atalanta 0-2

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