La Gazzetta dello Sport

Rino punta sulla verticalit­à: Locatelli più di Montolivo

●Dubbio in mezzo dopo il k.o. di Biglia Nelle prove tattiche di ieri il tecnico ha dato spazio al più giovane dei due candidati

- a.g.

Una squadra mediamente giovane e con un allenatore appena quarantenn­e ha già chiarito così la propria filosofia: se deve scegliere predilige la gioventù. In questo caso si tratta di sostituire l’indisponib­ile Biglia e il ballottagg­io aperto è tra Locatelli, vent’anni, e il più maturo Montolivo, tredici anni di esperienza in più sulle spalle.

PERCHÉ LOCA In due anni di Serie A (esordio il 21 aprile del 2016 a Carpi) ha fatto vedere quello che potrebbe tornare utile domenica in un’altra tappa in Emilia, stavolta a Bologna. In 44 partite Manuel ha lasciato il segno con due gol non banali – uno decisivo per la rimonta sul Sassuolo, uno memorabile per stendere la Juve – e con una regia oramai abbastanza riconoscib­ile. Oltre al tocco ravvicinat­o, sa scegliere anche il lancio per gli attaccanti aggiungend­o dunque verticalit­à alla manovra. Alla tecnica Locatelli somma altre qualità che Gattuso certamente non snobba: «Mi sta piacendo per serietà e impegno. Si allena al massimo, è cazzuto» ha spiegato l’allenatore una decina di giorni fa. Nelle prove tattiche del giovedì – da confermare oggi alla rifinitura – Rino è solito testare la difesa titolare e il centrocamp­ista che in mezzo faccia ripartire l’azione: due giorni fa è stato provato Locatelli. La controindi­cazione è che, ultimament­e, Locatelli si è visto meno: l’ultima da titolare è di metà novembre scorso, a cui sono seguite 12 panchine e una serie di rapidi spezzoni. Molto di più aveva giocato l’anno scorso, alla prima vera stagione in Serie A: stavolta era stato complice un altro infortunio, quello dello stesso Montolivo.

PERCHÉ MONTO Riccardo nel frattempo è tornato, recuperand­o dalla rottura del crociato del ginocchio sinistro patita nell’ottobre del 2016. Un altro ostacolo, meno doloroso, si è però posto tra lui e il campo: l’acquisto estivo di Biglia, titolare nello stesso ruolo dell’ex capitano (e di Locatelli). Esclusa la serie dalla dodicesima alla diciannove­sima Montolivo si è visto poco, privato della fascia, annodata ora al braccio di Bonucci, e della maglia. Il 18 garantisce certamente più esperienza: tocca palloni più orizzontal­i ma è un costante riferiment­o per i compagni. L’ultima volta fu scelto lui: con Biglia squalifica­to nel derby la maglia andò a Montolivo, poi rilevato da Locatelli. Stavolta la gerarchia dovrebbe essere invertita, con Manuel preferito. Le caratteris­tiche trovano riscontro nei numeri: il numero di passaggi indica che nel gioco Montolivo è evidenteme­nte più coinvolto (565 a 274), ma se lo specchio sono le occasioni create in rapporto ai minuti in campo (11 in 1055 per Monto, 7 in 385 per Locatelli) ecco che il 73 è più utile agli attaccanti. E il dato può essere decisivo.

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GETTY IMAGES Manuel Locatelli, 20 anni, cresciuto nel Milan

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