Ferrari e Mercedes stessa ala a cucchiaio
●Nuova soluzione al posteriore per i due team: serve a ottenere carico e velocità
Era prevedibile che in Azerbaigian non si vedessero molte modifiche sulle monoposto, considerando che tra due settimane si correrà in Spagna al Montmelò, dove tradizionalmente i team gettano nella mischia grandi novità aerodinamiche. C’è stato dunque un semplice adattamento al tracciato cittadino di Baku, dalle caratteristiche uniche. I lunghi rettilinei premiano infatti la massima efficienza, mentre il tratto più guidato, quello della città vecchia, richiede un’elevata trazione. Due esigenze contrastanti, per cui è necessario adottare un assetto di compromesso.
DILEMMA Più facile a dirsi che a farsi. Tendere verso uno dei due estremi — maggiore carico per favorire la trazione oppure ridotta incidenza delle ali a vantaggio della velocità — determina in ogni caso problemi di natura opposta che condizionano la resa degli pneumatici. Un’eccessiva ricerca della scorrevolezza può infatti portare a un elevato consumo delle gomme, a causa dello scivolamento laterale nella sezione guidata del circuito, mentre un carico troppo elevato penalizzerebbe le prestazioni sui lunghi rettilinei. Mercedes e Ferrari hanno adottato una configurazione per cercare di risolvere questo dilemma. In particolare, oltre all’ala anteriore caratterizzata dall’incidenza ridotta dei flap, hanno introdotto una nuova versione di quella posteriore. Si tratta, per entrambe, di un’ala caratterizzata dal profilo principale «a cucchiaio», che garantisce carico nella sua sezione centrale e molto meno nelle sezioni laterali, generando una resistenza all’avanzamento inferiore rispetto a un’ala con profilo rettilineo, a parità di incidenza del flap. La SF71H sembra aver trovato, soprattutto con Raikkonen, un buon bilanciamento. Mentre la Mercedes W09 appare ancora in crisi nella gestione degli pneumatici. Sia Bottas sia Hamilton non sono riusciti a ottenere temperature di funzionamento ideali.