La Gazzetta dello Sport

A-2, che storia questi playoff

●Fortitudo Bologna, Trieste e Treviso le favorite per l’unica promozione in Serie A Pubblico da record, 12 scudetti in bacheca e società ambiziose: c’è tutto per risalire

- Alberto Mariutto

Ci sono tre piazze da 12 scudetti ad inseguire la Serie A nella lunga maratona playoff al via domani. Fortitudo Bologna, Treviso e Trieste. Spiccano loro, nella griglia di partenza, non con i club tecnicamen­te tricolori, ma con gli eredi storici di una tradizione che ancora oggi muove bacini gonfi di tifo che nulla hanno da invidiare alla Serie A. E che anzi la Serie A rivorrebbe, a dirla tutta, come prossime e durature compagne di viaggio. Intanto sono le naturali favorite dei playoff, mentre l’outsider è Casale Monferrato, che ha vinto il girone Ovest dopo un’annata stupefacen­te. Le tre big però appaiono un passo avanti. Sono piazze che non vedono i palcosceni­ci importanti da troppo tempo, e per onorare una storia che contempla anche, nel complesso, nove coppe Italia, sei Supercoppe e due coppe Saporta, hanno allestito squadre profonde e agguerrite. Vogliono andare fino in fondo, forti di più di 5mila tifosi a ogni partita: il derby Trieste-Udine qualche settimana fa ha sfiorato i 7mila, cifre che non si vedono spesso neanche in A.

ALMA Trieste è stata la più continua: il progetto è nato la scorsa stagione, ma in finale un anno fa la squadra di coach Dalmasson trovò un’insuperabi­le Virtus Bologna. Quest’anno la dirigenza triestina non ha voluto rischiare, innalzando l’asticella in qualità e quantità, con un playmaker sopraffino come Juan Fernandez, comprimari di lusso come Loschi e Janelidze, e uno dei migliori stranieri della passata stagione, Laurence Bowers. Ultimo, non per importanza, l’innesto di Federico Mussini, provenient­e per la verità da una non esaltante stagione a Reggio Emilia. Nella prima parte dell’anno la superiorit­à dei giuliani è stata devastante, poi tra calo fisiologic­o e infortuni sono arrivate le prime sconfitte. A un certo punto non riuscivano più a vincere in trasferta, ma il blocco mentale pare superato: Trieste arriva ai playoff dopo aver espugnato il campo di Montegrana­ro, è determinat­a e punta dichiarata­mente alla Serie A. Trieste segna 82.6 punti a

gara (a fronte di appena 74.3 concessi), con 35.4 rimbalzi e 16.2 assist, per 92.1 di valutazion­e. Il migliore: Javonte Green, 17.7 punti e 6.8 rimbalzi in 29’.

CONSULTINV­EST La Fortitudo ne ha passate parecchie, tra infortuni, avvicendam­enti in panchina, la sostituzio­ne di Legion con Okereafor e il rendimento non sempre all’altezza di qualche veterano. Il fatto che sia sempre riuscita a rimanere nei piani alti della classifica, giocandosi il primato fino all’ultima giornata, ne testimonia consistenz­a e solidità mentale. Il leader è capitan Mancinelli che, a dispetto dei 35 anni compiuti un mese fa, viaggia a 12.8 punti, 5.8 rimbalzi e 2.3 assist in 28 minuti. Assieme a

lui, in un gruppo che viaggia a trazione quasi completame­nte italiana, il trascinato­re è Daniele Cinciarini, mentre McCamey ha fatto intravvede­re il proprio talento a fasi alterne. L’entusiasmo di Pozzecco in panchina può essere un’arma in più nei playoff, ma servono i veterani. L’elevata età media che giocando ogni due giorni può apparire uno svantaggio deve

trasformar­si in punto di forza alla voce esperienza. Al resto penserà il pubblico del PalaDozza. La Fortitudo vince con la difesa, subendo appena 74.3 punti a gara e concedendo il 31% nelle triple. Cattura ben 37.9 rimbalzi a partita.

DE’ LONGHI Treviso per la prima volta appare pronta per il salto di categoria, eppure era iniziata malissimo: in estate ha cambiato tanto e di conseguenz­a ha iniziato la stagione con una serie di passaggi a vuoto inattesi, che hanno sollevato le critiche della tifoseria. Con il rientro dagli infortuni di Fantinelli e Antonutti, e i successivi innesti di Lombardi e Swann, il salto di qualità è stato notevole. Ha vinto 13 gare su 15 nella fase di ritorno, impression­ando per la superiorit­à dimostrata in alcuni frangenti. Ciò che ora preoccupa coach Pillastrin­i è Fantinelli, out per un problema al piede: con lui in campo la squadra cambia volto, senza a volte annaspa. Treviso è la migliore per valutazion­e: fattura 95.5 e concede 75.5. Cattura 36 rimbalzi e smazza 18.3 assist di media a gara. Il migliore: John Brown, 17.8 punti e 7.2 rimbalzi in 30’.

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● 1 Gianmarco Pozzecco, 45 anni, da un mese coach della Fortitudo: ha preso il posto di Matteo Boniciolli. Alle spalle del Poz il pubblico del Paladozza ● 2 Un’immagine dell’Alma Arena di Trieste che, nel derby contro Udine, ha fatto registrare 7000...
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