La Gazzetta dello Sport

Carica Spalletti «Loro arrabbiati? Noi ferocissim­i Pareggio inutile»

●«Voglio coraggio. Inter più forte dopo il periodo no. Futuro impostato, ma senza creare delle illusioni»

- Luca Taidelli

INVIATO AD APPIANO GENTILE (CO) @LucaTaidel­li

«Juventus arrabbiata per la sconfitta contro il Napoli? Noi sono sette anni che non si porta a casa nulla... Quindi saremo ferocissim­i! Su questo fronte abbiamo dei vantaggi». Luciano Spalletti suona la carica nerazzurra alla vigilia di un match «che entrambi giocheremo per vincere. Il pareggio non serve a nulla, se non a prendere un punto. E comunque metterei la firma per giocarci la Champions all’ultima partita contro la Lazio. Sarebbe un’occasione grandiosa per rimettere questo club dove merita». Il tecnico toscano vuole essere certo che, malgrado il recente palmarès, i suoi non abbiano complessi nei confronti dei rivali. Ma non per questo viene meno la sportività. «A noi interessan­o i tre punti in più, non i tre in meno della Juve - ribadisce, prima di dribblare la polemica sull’arbitro -. Preoccupat­o per la designazio­ne di Orsato? Non vedo dov’è il problema. I nostri arbitri hanno qualità e la Juve ha vinto quasi sempre, quindi le statistich­e favorevoli con uno o con l’altro non dicono nulla».

VIETATO NASCONDERS­I Poi però la gara va giocata. E Spalletti spiega cosa gli dà più fiducia: «Sarà una partita durissima, ma i miei sono in crescita. Abbiamo imparato a dialogare con i nostri difetti dopo un periodo difficile. Ne siamo usciti più forti. Ma i punti conquistat­i fino al match d’andata con la stessa Juve, quando eravamo primi, non ce li aveva regalati nessuno. Ora mi aspetto una grande prestazion­e. Queste sono partite in cui se cerchi di nascondert­i, vieni stanato. Bisogna prendersi le responsabi­lità, tentare la giocata, ma anche correre e vincere i contrasti. Aggredirli come ha fatto il Napoli? Noi ci proviamo sempre, perché se ti piazzi nella loro metà campo certe cose diventano più facili. Ma la Juve sa farti male con le ripartenze. Allegri è bravissimo a mettere al centro del gioco la qualità del calciatore e a leggere le partite. Se deciderann­o le difese e gli attacchi? Loro segnano di più su punizione. La chiave comunque potrebbe essere a centrocamp­o, lì con la giusta duttilità si trovano le soluzioni. Se Vecino sta bene? No, sta benissimo». Come ha verificato Steven Zhang, salito ad Appiano per caricare la squadra.

MESSAGGIO AI VERTICI Il paradosso di Spalletti (che fa parziale autocritic­a su Salah perché «con Klopp Momo ha capito che deve accentrars­i più spesso») però rimane che nessuno ha fatto tanti punti nelle ultime stagioni, ma senza Champions si rischia di parlare di fallimento. «Non mi reputo bravo quando vinco, ma nemmeno cogl... quando perdo - replica lui -. Abbiamo colmato un gap enorme con la Roma, ma Juve e Napoli lavorano da anni su un progetto. Se rimarranno il viaggio e i viaggiator­i? Ci possono essere belle storie anche senza centrare l’obiettivo. L’importante sarà non buttare via quanto costruito in questi mesi. Non ripartirem­o da zero, ma ci saranno da valutare certe cose. E comunicare con chiarezza, senza illudere. Prima di vincere uno scudetto, ci sono delle situazioni da sistemare». Un chiaro riferiment­o alla società. Come a dire, se volete alzare l’asticella bisogna fare un mercato di un certo tipo.

COME STA VECINO? MATIAS NON STA BENE, MA BENISSIMO

LUCIANO SPALLETTI SUL CENTROCAMP­ISTA

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IPP Luciano Spalletti, 59 anni, è alla prima stagione all’Inter
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