La Gazzetta dello Sport

Ironia al Max «Ora mi diverto E in difesa gioco a due...»

●Allegri scherza per allentare la tensione: provato Cuadrado terzino destro

- Matteo Dalla Vite INVIATO A VINOVO (TORINO)

Sorridente, niente scintille, zero bollori (quantomeno apparenti). «In questo momento — dice Max Allegri — la cosa più importante è che tutti dobbiamo metterci in discussion­e nel fare qualcosa in più per arrivare ai due obiettivi rimasti». Tutti sul tavolo da gioco: ci si gioca tutto. E poi? «Spensierat­ezza» aggiunge il tecnico. E sarà per questo che chiude la chiacchier­ata con «farò la difesa a due...»: forse lo dirà perché ieri, prima di partire per Milano, avrebbe azzardato anche Cuadrado terzino destro. Allegrate.

SPENSIERAT­EZZA Alla fine del corrosivo Juve-Napoli, il tecnico della Juve disse che in questa settimana si sarebbe divertito. «Mi diverto perché le cose piatte non mi piacciono, non fanno parte della mia vita. La monotonia è una roba brutta. E questi momenti sono belli. Potevi aver vinto lo scudetto prima, invece no... Ora è bello, bisogna tirare fuori il coraggio, l’incoscienz­a e la spensierat­ezza. E non bisogna essere pensierosi: più lo siamo e peggio giochiamo. Se vivremo questo periodo con spensierat­ezza è molto probabile che vinceremo lo scudetto». Ed è per questo che ieri ha provato anche Cuadrado terzino: mossa estrema da svantaggio a gara in corso o mossa dal 1’? La ricetta è variegata: «Dobbiamo giocare con testa, tecnica, voglia di volere, sacrificio e le caratteris­tiche che servono per le grandi gare».

IN UN MINUTO Settimana non ordinaria, l’ultima: il confronto nello spogliatoi­o, la visita dei tifosi nel giorno della Liberazion­e. «Se è il periodo più tribolato da quando sono qui? Beh, quando venni era un po’ peggio rispetto a ora (il riferiment­o è alla contestazi­one al suo arrivo alla Juve nel 2014,

ndr). I tifosi? Possono esprimere giudizi, li rispetto perché mi hanno sempre rispettato. Sono venuti per sostenerci. Non abbiamo altro da fare che giocare, c’è solo da stare zitti e lavorare. Il campionato non si deciderà tra domani e domenica: nel calcio di cose al contrario ne ho viste tante... In un minuto può cambiare ogni cosa».

IL METRO IN PIÙ Altro ingredient­e. «Non dobbiamo aggrovigli­arci nei pensieri: serve fare una partita giusta, tosta e un metro in più per il compagno». Roba da ogni maledetta domenica. «Nel calcio può succedere di tutto e domenica nessuno aritmetica­mente avrà vinto lo scudetto. La squadra è pronta per combattere perché serve combattere gli avversari per centrare gli obiettivi. Il mio futuro? L’ho scelto un anno fa quando ho firmato il contratto. Per il resto il tecnico è responsabi­le di tutto, con club e giocatori nel bene, da solo nel male».

DYBALA PER TUTTI Ed è responsabi­le se il Numero 10 si dovesse accomodare (secondo le prove di ieri) in panchina. «Se gioca? Come sta? Sta bene, vive una situazione normale di un grande giocatore che ha un mese per dare un grosso contributo alla Juve, come tutti: in questo momento non contano gli obiettivi personali ma quelli della squadra». Pausa. «Domani è una partita che come sempre va giocata in 14».

STA BENE, COME TUTTI HA UN MESE PER DARCI UN GRAN CONTRIBUTO

SU PAULO DYBALA NUMERO 10 BIANCONERO

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IPP Massimilia­no Allegri, 50 anni, 3 scudetti con la Juventus
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