La Gazzetta dello Sport

«MEDITAZION­E E LE SGRIDATE DI NONNO CARLOS FIORENTINA, COSÌ PUNTO L’EUROPA» Simeone CHOLITO

L’ATTACCANTE DELLA VIOLA: «SIAMO A -3 DAL MILAN, DOBBIAMO CREDERCI. PAPÀ? MI CHIAMA E MI CRITICA, MA IN FAMIGLIA IL “CATTIVO” VERO E’ UN ALTRO...»

- L’INTERVISTA di LUCA CALAMAI FIRENZE

Guarda la classifica. «Abbiamo solo tre punti di ritardo dal Milan. Noi abbiamo perso contro il Sassuolo, i rossoneri in casa contro il Benevento. Capita di sbagliare qualche partita. Potremmo arrivare all’ultima gara di campionato con questa situazione. Potremmo battere il Milan a San Siro e magari conquistar­e un posto in Europa. Io ci credo. Dobbiamo crederci». Il Cholito è una ventata di allegria che ti travolge. E ti contagia. Parla un italiano perfetto. Che accompagna con smorfie, sorrisi e sguardi curiosi. Anche lui è un figlio d’arte. Ma non è schiacciat­o dalla personalit­à di un padre-vincente come Diego Pablo Simeone. Anzi, il Cholo è un consiglier­e-amico. «Dopo ogni partita mi chiama e va dritto al bersaglio senza tanti giri di parole. Non parla delle azioni di gioco ma del mio atteggiame­nto. “Avevi una faccia che non mi piaceva”, è una delle sue frasi classiche quando le cose non vanno bene. Ma in famiglia il cattivo è un altro».

A chi si riferisce?

«A nonno Carlos. Lui vive a Buenos Aires, ma non si perde una gara della Fiorentina. Lui è meno diplomatic­o. Una delle ultime volte mi ha detto con tono severo: “Mi spieghi come hai fatto a sbagliare quel gol?”. E io a balbettare scuse. Nonno è tremendo. È lui che ha inventato il Cholismo».

Papà Diego è stato espulso giovedi sera nella semifinale di Europa League.

«Ma che orgoglio il suo Atletico. Papà sta vivendo una stagione di grande tensione. Contro l’Arsenal ha rimesso in piedi la partita con un uomo in meno. Spero che riesca a vincere l’Europa League. Io sono stato espulso una sola volta quando avevo dodici anni e giocavo nei ragazzi del River. Un rosso ingiusto. Il mio avversario aveva simulato. Era la semifinale del torneo».

Il consiglio più importante che le ha regalato suo padre?

«Tutti i giorni si può migliorare».

E il suggerimen­to che le ha dato il suo mito Gabriel Batistuta?

«Di stare tranquillo. Mi ha detto che Firenze ama i giocatori che hanno la mia garra e che i gol vanno e vengono. Dopo le sue parole sono tornato a segnare».

Ed è arrivato doppia cifra. in

«Quota 10 è una tappa. Ho ancora 4 gare per superare il mio record italiano in campionato che è di 12 centri. Ci proverò».

La rete più bella?

«Contro la Roma».

Quella che sogna?

«Prima o poi vorrei far gol con un tiro da fuori area. Col Torino ci sono andato vicino. Però sono e sarò per sempre un bomber da area di rigore».

Maradona sogna lo scudetto per il suo Napoli.

«Diego è un mito. È amato a Napoli come è amato in Argentina. Lui ti entra nel cuore. Ma noi non dobbiamo farci distrarre dai sogni del Napoli. Anche noi abbiamo un sogno, un posto

nelle Coppe».

Chi teme del Napoli?

«Insigne. Può inventare in ogni momento un colpo decisivo».

Chi vincerà lo scudetto?

«Penso la Juve perché ha un punto di vantaggio».

Oggi ci sarà la sfida HiguainIca­rdi.

«Ho un debole per il centravant­i dell’Inter. Dentro l’area di rigore è il più forte di tutti».

Dybala potrebbe non andare al Mondiale.

«L’Argentina ha tanti attaccanti fortissimi».

Torniamo a Fiorentina-Napoli.

«Dovremo ripetere la gara dell’andata. Ricordate? Finì 0-0. Aspettare e ripartire».

Lei e Chiesa siete due grandi talenti e amici ma non formate ancora una coppia d’attacco bene affiatata.

«È vero. Possiamo fare di più. Stiamo imparando a conoscerci. Nel prossimo ritiro estivo proveremo a diventare ancora più complici. Abbiamo visto in television­e la classifica delle coppie gol del campionato. Io e Fede non siamo lontanissi­mi dai primi posti. E non calciamo i rigori. Mi rifaccia questa domanda tra un anno».

Cosa le ha insegnato Pioli?

«Sono rimasto colpito dal suo equilibrio. Sa tutto, vede tutto, capisce tutto. E ha una freddezza straordina­ria nei momenti difficili».

La Fiorentina vuole crescere.

«La tragedia di Astori ha creato un corpo unico tra città, dirigenza e squadra. Questo è il segreto per tornare ad alti livelli. La base tecnica è già importante».

È vero che lei è buddista?

«No. È tutto un equivoco. Io amo la meditazion­e».

Cioè?

«Due o tre volte a settimana medito, cerco di aprire di più gli occhi. Il segreto è essere felici e riuscire a stare bene senza fare niente. Imparando a conoscersi meglio».

Lei è anche un grande amante della lettura.

«Ho appena iniziato un testo che, tradotto in italiano, si intitola: “Imparare dai campioni a maturare per arrivare al successo”. Sono ancora alle prime pagine, però il messaggio è già chiaro: per avere successo non basta avere qualità e lavorare, bisogna poi dimostrarl­o sul campo il proprio valore».

Il Cholito vuole imparare in fretta la lezione. Nonno Carlos è un professore severo.

TEMO INSIGNE: PUÒ INVENTARE UN COLPO IN OGNI MOMENTO

GIOVANNI SIMEONE SULLA SFIDA COL NAPOLI

12 IL RECORD i gol di Simeone con la maglia del Genoa nella stagione 20162017: è il suo miglior bottino in Serie A

IO BUDDISTA? NO, AMO MEDITARE: STAI BENE E IMPARI A CONOSCERTI

GIOVANNI SIMEONE / 2 SUL SUO PRIVATO

IO E CHIESA POSSIAMO FARE DI PIÙ, DIVENTEREM­O PIÙ COMPLICI

GIOVANNI SIMEONE / 3 SU FEDERICO CHIESA

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DOPPIA CIFRA Giovanni Simeone, 22 anni, ha segnato in stagione 10 gol in Serie A: l’ultimo contro la Roma il 7 aprile scorso GETTY
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