VETTEL PAGA UN ERRORE HAMILTON PRIMO ACUTO
●Safety Car fatale per la Ferrari: compatta la gara rimettendo in gioco le Frecce e premia Lewis. Raikkonen secondo, poi Perez
Chi ha vinto 4 Mondiali dovrebbe quantomeno avere la freddezza di decidere quando è il caso di rischiare per vincere e quando sia il caso di pensare al Mondiale, soprattutto se due rivali sono già fuorigioco e quello più vicino in classifica e pure più pericoloso è comunque alle tue spalle. E’ questo il dilemma a cui si è trovato di fronte Sebastian Vettel quando al 47° giro il GP di Azerbaigian è ripartito dopo la Safety Car. Una mini gara di soli 4 giri nei quali Seb, trovandosi tra le Mercedes di Bottas e di Hamilton doveva scegliere: accontentarsi (quantomeno attendere l’occasione propizia per cercare il sorpasso) o provare il tutto per tutto alla ripartenza. Il ferrarista ha scelto la seconda opzione, ha preso la scia di Valtteri, lo ha affiancato e passato con una velocità esagerata che lasciava intuire come sarebbe andata a finire: frenata disperata per restare in pista, ruote fumanti e anteriore destra spiattellata.
BEFFA A quel punto la sua Ferrari, che aveva dettato legge per la prima parte della corsa, è diventata vulnerabile al punto da essere passata oltre che da Hamilton anche dalla Force India di Perez. Negli ultimi giri Seb ha provato almeno a riprendersi la posizione sul messicano. Invano. E la foratura che ha messo fuori corsa Bottas il giro dopo, è stata una ulteriore beffa: non solo pensando che il ferrarista avrebbe ereditato il successo, ma anche perché questo è finito nelle mani di un incredulo Hamilton, che ha pure incassato il primato in classifica (+4). Un peccato, perché la Ferrari avrebbe meritato la vittoria, confermando di essere in questo momento la macchina di riferimento. Scattato in testa dalla pole, Vettel ha gestito la gara per 40 giri, ovvero sino a quando Ricciardo e Verstappen, dopo PRIMO CENTRO Lewis Hamilton, 33 anni, taglia il traguardo del gran premio d’Azerbaigian. Per l’inglese, iridato in carica, è la prima vittoria stagionale. Nella foto grande, alza la coppa sul podio di Baku AP-EPA averci già provato un paio di volte, sono riusciti a buttarsi fuori. Davanti al muretto box, l’australiano, che aveva perso la posizione nei confronti di Verstappen nel gioco dei pit-stop, ha preso la scia del compagno, Max si è difeso, cambiando traiettoria e la Red
Bull di Ricciardo è stata come risucchiata nel retrotreno della vettura gemella. Un tamponamento violentissimo. «Verstappen ha cambiato 3 volte traiettoria, al 70% è colpa sua», ha sentenziato l’imparziale Niki Lauda. «Hanno fatto qualcosa di inaccettabile», è stato il giudizio di Christian Horner, che ha convocato i piloti a Milton Keynes per scusarsi davanti a tutti i dipendenti. Colpa di tutti e due, è stato il verdetto dei commissari Fia, che li hanno ammoniti SCENARIO Il botto tra le due Red Bull ha sconvolto una corsa che sino a quel momento la Ferrari e Vettel avevano governato senza patemi, con Seb in grado crearsi da subito un confortevole cuscino su Hamilton e Bottas, mentre Verstappen e Ricciardo, superati da Sainz con le ultrasoffici, perdevano contatto. Così come Raikkonen finiva a metà schieramento per colpa di un contatto con Ocon che lo costringeva subito ai box. Quando Hamilton si è fermato al 22° giro per montare le soft, Seb aveva un vantaggio di 3”7 su di lui e di 12”5 su Bottas. Ed era proprio il finlandese a prendere il comando della corsa 8 giri più tardi quando era la volta di Seb di fermarsi per montare le soft. «Avevamo pianificato di lasciare Valtteri in pista a lungo
LA CHIAVE
Il tedesco ha dominato per 40 giri, fino all’harakiri del duo Red Bull
Alla ripartenza, Seb ha provato il tutto per tutto alla prima curva. È andata male
perché era ancora veloce e le sue supersoft efficaci. Speravamo in una Safety Car», avrebbe poi spiegato Toto Wolff. E così è accaduto: grazie al pasticcio Red Bull, Bottas è rientrato per montare le ultra e a quel punto alla Ferrari non è rimasto altro che richiamare ai box Vettel: fosse rimasto in pista, Seb si sarebbe ripreso il comando ma difficilmente avrebbe potuto resistere all’assalto del duo Mercedes con gomme più morbide (ultrasoft) e fresche. A giocare contro Seb, anche l’incredibile incidente di Romain Grosjean, che in regime di Safety Car, mentre zigzagava per scaldare le gomme, perdeva il controllo della Haas, finendo a muro. Ci sono voluti ben
7 giri per togliere di mezzo la vettura e i detriti, cosa che ha spinto Vettel a decidere per l’attacco. Con le conseguenze che sappiamo.
PODIO E alla fine di un
GP così movimentato hanno trovato gloria pure Raikkonen, che coi punti del suo 2° posto ha consentito alla Ferrari il controsorpasso sulla Mercedes tra i Costruttori, e Perez, 3°. Ma il loro podio è diventato ufficiale più tardi quando i commissari hanno scagionato il finlandese per il contatto con Ocon e il messicano per aver usato il drs in zona vietata. Ma meritano una menzione particolare Leclerc che ha regalato alla Sauber marchiata Alfa un eccellente sesto posto, e Alonso, tornato su sole due ruote ai box al primo giro e capace di arrivare ancora a punti, settimo. Red Bull e Mercedes perché non ci fate un pensierino?