La Gazzetta dello Sport

STAGIONALI Vertici arbitrali: ok rosso a Vecino e utilizzo della Var

●Protocollo rispettato da Orsato e fallo meritevole del cambio cartellino. Rimane la svista su Pjanic

- Francesco Ceniti

ROMA-INTER, 2ª: Orsato dalla Var non segnala a Irrati il contatto in area Skriniar-Perotti

Corretto l’intervento della Var sull’entrata di Vecino e ok il successivo cambio di cartellino (da giallo a rosso) deciso da Daniele Orsato. E’ questo il responso unanime di tutti i vertici arbitrali chiamati in causa non solo sulla valutazion­e del fallo, ma soprattutt­o sulla corretta applicazio­ne del protocollo Ifab (ancora in fase di sperimenta­zione) per la tecnologia. Su quest’ultimo passaggio i dubbi potevano arrivare da un fatto: Orsato in diretta aveva visto l’entrata dura subita da Mandzukic, fischiando il fallo e soprattutt­o ammonendo l’interista. Era da considerar­e un «chiaro errore» aprendo la via alla revisione oppure no? Sabato sera a partita ancora in corso c’è stato un giro di telefonate che avevano come terminale Roberto Rosetti, responsabi­le del progetto Var per l’Italia e anche per la Fifa in vista del Mondiale in Russia. E gli eventuali dubbi sono stati spazzati via.

DOPPIO BINARIO E allora spieghiamo quali sono le direttive in casi simili: preservare l’integrità fisica del calciatore è un imperativo categorico per gli arbitri. Non sono ammesse entrate con malizia che potenzialm­ente possono causare un grave danno all’avversario. Una discrimina­te importante è la posizione del pallone: più è distante (e quindi non c’è la possibilit­à di prenderlo), più il fallo diventa pericoloso e quindi da rosso. In più a livello di Fifa e Uefa c’è un’aggravante: la presenza del sangue e di una ferita. Quindi riavvolgia­mo il nastro e torniamo a San Siro. Dopo il giallo, Orsato ha un doppio binario per andare a rivedere l’episodio: chiama lui la Var perché ha un dubbio se il fallo sia da espulsione diretta, sospetto che può aumentare una volta che si accorge delle conseguenz­e riportate da Mandzukic; oppure c’è un confronto con il Var (Valeri nell’occasione) che gli spiega come il pallone non sia giocabile da Vecino e quindi l’entrata meritasse la review. Non sappiamo con certezza quale binario abbia imboccato Orsato, ma farlo è stato corretto. Non solo, a giudicare dalla velocità con cui il fischietto di Schio ha cambiato il cartellino, c’è da pensare che aveva solo bisogno di una conferma visiva, ma nella sua testa era già convinto del rosso. Certo, Orsato dopo il passaggio al monitor poteva anche confermare la scelta fatta live (giallo) perché da protocollo spetta sempre all’arbitro in campo l’ultima parola. Forse c’era il margine per farlo, ma l’espulsione è considerat­a dai vertici arbitrali la decisione giusta, l’unica da fare in presenza di un’entrata brutta (tacchetti piantati tra tibia e caviglia), pericolosa e con palla non giocabile.

ERRORI Ma la Var poteva pure intervenir­e sul mancato secondo giallo a Pjanic? No, per due motivi. Detto che la scelta di non ammonirlo di nuovo è stata considerat­a una svista non giustifica­bile (e in generale la serata di Orsato nel complesso è stata sotto la sufficienz­a, come la stagione non certo all’altezza delle sue potenziali­tà), la tecnologia non poteva fare nulla. Intanto perché il protocollo Ifab su questo punto non lascia margini d’interpreta­zione: uso vietato sulle mancate ammonizion­i, anche se portano a un’espulsione. Ma quella di Pjanic era da considerar­e come un’entrata tale da mettere a repentagli­o l’incolumità dell’avversario? No: è un gesto scomposto, imprudente (da giallo automatico), ma commesso in una contesa del pallone. E pure il tackle di Barzagli su Icardi (punito con l’ammonizion­e) per quanto sia più grave rispetto al gesto di Pjanic, resta (di poco) nel confine del fallo imprudente. Per arrivare alla vigoria sproporzio­nata (rosso) bisogna alzare (di poco) l’asticella oppure basta che il pallone non sia più alla portata del difensore.

I MOTIVI Pallone non a distanza di gioco e ferita a Mandzukic: queste le aggravanti

Il fischietto di Schio, Valeri e Irrati oggi ufficializ­zati dalla Fifa: Var in Russia

CONVOCAZIO­NE Lontano dalle polemiche italiane, la Fifa ha intanto ultimato la lista degli arbitri Var che andranno al Mondiale da specialist­i della tecnologia. L’elenco sarà ufficializ­zato oggi (al massimo mercoledì) da Zurigo, ma una cosa è sicura: promossi a pieni voti proprio Orsato e Valeri che con Irrati voleranno in Russia per far compagnia a Rocchi (che scenderà in campo). Coincidenz­a, ma la scelta dei nostri 3 fischietti premia l’ottimo lavoro fatto dall’Italia (da Rizzoli e Rosetti, quindi) sull’uso della tecnologia.

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VERONA-MILAN Parecchi errori alla 17ª fra cui il rosso non visto a Suso, poi corretto dal Var

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