La Gazzetta dello Sport

Inzaghi sorride «Ora è tutto in mano nostra»

- INVIATO A TORINO GETTY s.cie.

Un successo pesantissi­mo, forse decisivo nella volata Champions. Successo che però si porta dietro un guaio grande così: l’infortunio di Immobile. È combattuto lo stato d’animo di Simone Inzaghi. Ma il tecnico è comunque soddisfatt­o: «Vittoria importante e meritatiss­ima. Potevamo chiuderla prima, non ci siamo riusciti per la bravura di Sirigu e per i nostri errori. Unico neo di una prestazion­e perfetta. Ora abbiamo un vantaggio significat­ivo sull’Inter, ma mancano ancora tre partite e ci sarà da lottare fino alla fine». La Lazio dovrà farlo senza il suo uomogol. Immobile si è infatti stirato dopo appena un quarto d’ora e difficilme­nte potrà recuperare prima della fine del campionato (infortunio muscolare anche per Radu, ma sembra meno grave rispetto a quello dell’attaccante). «Lo stop di Immobile non ci voleva proprio, così come quello di Radu», si rammarica Inzaghi. «Purtroppo dai primi esami sembra anche essere che si tratti di cose che non sono di poco conto. Peccato perché senza Immobile perdiamo parecchio davanti, ma ho una rosa che mi consente di avere parecchie alternativ­e. Qui ho utilizzato Caicedo che è andato molto bene. Ma posso anche schierare Felipe Anderson o Nani da centravant­i».

SOTTO CON L’ATALANTA Mancano tre partite al traguardo, ma se la Lazio dovesse vincere le prossime due (con Atalanta e Crotone) il quarto posto sarebbe in cassaforte con 90 minuti di anticipo. «Il prossimo avversario sarà durissimo. L’Atalanta è una delle squadre più in forma del momento. Se non avesse avuto l’Europa League avrebbe lottato con noi, Inter e Roma per la Champions. Per noi non sarà facile, ma adesso il destino è nelle nostre mani e faremo di tutto per portarlo dalla nostra parte».

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Simone Inzaghi, 42 anni

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