Gasp sereno: «Una gara in meno e stesso vantaggio»
●«L’obiettivo è sempre più vicino. Barrow è un bomber: vede la porta» Ballardini: «Ritrovare motivazioni»
Tre, come le vittorie consecutive dell’Atalanta, ottenute per la prima volta quest’anno in campionato. Quattro (su quattro ), come le affermazioni di Gian Piero Gasperini contro il suo vecchio Genoa, da quando è a Bergamo. Sei, come i punti che mancano ai bergamaschi perché l’Europa-bis diventi certezza: potrebbero bastarne meno, l’obiettivo è sempre più vicino. «Al Genoa sono affezionato. Averlo battuto per quattro volte di fila è un fatto strano: magari avrei preferito ottenere quattro vittorie contro altre squadre. Questo però è il calcio e io cerco di fare il massimo per la squadra che alleno. Due anni dopo, nel Genoa non è rimasto niente del mio modo di interpretare il calcio: è una squadra con valori ottimi, che ha però centrato i risultati attraverso altre idee di gioco», sottolinea Gasp parlando della sua ex squadra.
SUPER-BARROW Il discorso scivola in fretta sulla sua Atalanta: «Non è facile vincere in questo momento della stagione e noi ci siamo riusciti grazie ad un ottimo primo tempo. Sono tre punti importanti, perché la classifica resta invariata ma manca una partita in meno: questo piccolo vantaggio ci permette di disputare il finale di campionato con serenità», confessa Gasperini. Che fa i complimenti al suo nuovo gioiello: «Barrow è più bomber rispetto a Petagna e Cornelius, che danno qualcosa in più a livello fisico: lui vede bene la porta, tira con più prontezza. Ora ha preso maggiore fiducia: in questo momento è davvero importante per noi», aggiunge.
BALLARDINI: «SCARICHI» Umore opposto per Davide Ballardini: «Nel primo tempo non eravamo in partita: eravamo scarichi, mentre l’Atalanta era spinta da una grande motivazione. Nella ripresa abbiamo giocato diversamente e avremmo potuto riaprire il discorso. L’obiettivo salvezza era di straordinaria difficoltà: nelle ultime tre partite dovremo trovare le motivazioni giuste. Barrow? Se non giocava era meglio», sorride amaramente il tecnico.