Il Chievo esonera Maran. Tocca a D’Anna il fedelissimo
●Mossa disperata del presidente Campedelli. Nel girone di ritorno solo 10 punti. E domenica «finale» col Crotone
La mossa della disperazione. E della rabbia. Ieri mattina il Chievo ha esonerato Rolando Maran. E ha affidato la conduzione tecnica della prima squadra all’allenatore che sta facendo bene alla guida della Primavera, Lorenzo D’Anna, già capitano di lungo corso per 136 delle 161 partite giocate con la maglia gialloblù. Un fedelissimo, insomma. Quel su cui ha deciso di puntare il presidente straoperativo Luca Campedelli ieri, dopo la disastrosa sconfitta contro la Roma all’Olimpico.
IN BILICO Maran era in bilico già da qualche settimana e la fiducia gli era stata rinnovata non senza difficoltà dopo la sconfitta nel derby col Verona in cui la squadra aveva offerto una prestazione davvero non all’altezza cominciando seriamente a complicarsi le cose. Poi ,col Milan, pur nella sconfitta, il Chievo si era risvegliato facendo un’ottima prestazione. Ma i risultati hanno continuato a non arrivare e in questo momento la squadra sarebbe in B. Con un’involuzione preoccupante perché nel girone di ritorno ha prodotto solo 10 punti, frutto di due vittore con Cagliari e Samp in casa e quattro pari con Udinese, Sassuolo, Torino e Spal. Un solo punto, a Ferrara, lontano dal Bentegodi nel ritorno.
ATTACCO IN PANNE Anche alla voce gol subiti non è andata benissimo nella seconda parte del campionato: sono 26, mentre quelli realizzati sono appena 12. Il tasto dolente. Un attacco che non funziona, il solo Inglese, già venduto al Napoli, ma per fortuna trattenuto a gennaio, è andato in doppia cifra con 10 gol. Le altre punte latitano: l’eterno Pellissier stavolta non è riuscito a incidere andando a bersaglio una sola volta, Pucciarelli non ha fatto molto meglio con due reti. Il giovane polacco Stepinski promette bene e lui quattro gol li ha fatti. Quello gialloblù è il quarto peggior attacco del campionato con sole 31 reti all’attivo. Ma il presidente Campedelli, che oggi caricherà ufficialmente la squadra per la partita dell’anno, domenica in casa col Crotone, chiede carattere, grinta, voglia. Quelle qualità viste in questo 2018 solo con Cagliari e Samp. Si chiude male il lunghissimo rapporto tra Maran, che ne è stato anche calciatore, e il Chievo che ha salvato per tre anni di fila, portandolo ai 50 punti del torneo 2015-2016. Ora proprio i risultati sono venuti a mancare. Quelli lo hanno condannato (insieme al suo staff) e non la possibilità di un’altra panchina per il prossimo anno di cui tanto si parla da tempo.