La Gazzetta dello Sport

Anche a La Coruña ci pensa Leo: tripletta e 4-2

●Il Depor di Seedorf, che retrocede, risale dallo 0-2. Ma poi l’argentino piazza due reti e chiude la partita

- INVIATO A LA CORUÑA f.m.r.

Liga al Barcellona, retrocessi­one per il Deportivo. Destino opposto per le due squadre, separate da 58 punti. Ai catalani bastava il pareggio, hanno vinto 4-2 mettendo le mani sul campionato numero 25, segnato dall’argentino Leo Messi: come tante altre volte in questa stagione la differenza ieri sera l’ha fatta lui. SEEDORF GIÙ Clarence Seedorf, arrivato in febbraio, non è riuscito a salvare il Deportivo La Coruña che retrocede dopo quattro anni di Liga. Quando l’olandese è stato chiamato a Riazor (terzo allenatore della stagione) il club che fu SuperDepor (titolo nel 1999-2000) era terzultimo a 3 punti dalla salvezza, il Levante. Tredici partite dopo la posizione è la stessa ma la distanza dalla quartultim­a è salita addirittur­a a 12 lunghezze. Seedorf ha fatto 11 punti su 39 disponibil­i, con 2 vittorie, 5 pareggi e 6 sconfitte. Insomma, nessun miracolo. E un futuro molto incerto. Le ultime gare della stagione sono state le più positive: vedremo se Seedorf resterà in Galizia anche in Segunda, per provare a riconquist­are subito la Liga.

MESSI DA RECORD Il Barça festeggia e la gran parte dei giocatori può iniziare a pensare già al Mondiale. A cominciare da Messi, che però è ancora in lotta per la Scarpa d’Oro. Leo ieri ha segnato una tripletta con 3 assist di Luis Suarez, arrivando a 32 reti in questa Liga: è la settima volta in campionato che fa almeno 30 centri. I catalani avevano aperto le marcature con Coutinho al 7’ p.t., il Depor al 64’ aveva rimontato sul 2-2 grazie a Lucas Perez e Emre Çolak, poi mentre cercava il gol della vittoria nel finale è stato trafitto da Messi altre due volte. A risultato acquisito è entrato Iniesta, salutato dalla terza ovazione di Riazor dopo quelle alla lettura del nome e dell’inizio del riscaldame­nto.

CHE CLASSE Grande sportività nel saluto al campione che ha segnato il gol del Mondiale del 2010. Poi il fischio finale e in campo sentimenti opposti: festa, balli e salti per il Barcellona, delusione per il Deportivo con la curva che chiedeva le dimissioni della dirigenza del club e dava dei «mercenari» ai giocatori.

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GETTY Clarence Seedorf, 42

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