La Gazzetta dello Sport

Mou e Ferguson, omaggio a Wenger Poi vince lo United

●L’ultima del francese salutata con gran classe a Old Trafford Decisivo Fellaini nel recupero

- Stefano Boldrini CORRISPOND­ENTE DA LONDRA

Tutto perfetto, anche l’arbitro con il nome giusto: Friend. Amico. Dopo anni di liti, polemiche e persino risse sfiorate, come in un Chelsea-Arsenal dell’ottobre 2014, José Mourinho e Arsene Wenger si stringono la mano, si abbraccian­o e Old Trafford omaggia l’allenatore francese, ai saluti in Premier e al calcio inglese dopo 22 anni. Mourinho accoglie Wenger, gli stringe la mano e lo accompagna da Sir Alex Ferguson, che consegna all’antico rivale un premio d’argento. E’ il football d’Oltremanic­a, e sarebbe bello se anche dalle nostre parti si potesse fare un giorno qualcosa di simile.

IL MATCH Poi c’è la partita ed è un’altra storia. Lo United deve vincere per assicurars­i la qualificaz­ione matematica alla prossima Champions, mentre i Gunners vorrebbero evitare il sesto ko esterno di fila in campionato. Wenger ha però nella testa la semifinale di ritorno con l’Atletico Madrid e dopo l’1-1 di giovedì scorso, il turn over è di rito. Sono otto le novità, con gli inseriment­i di giovani come il difensore greco Konstantin­os Mavropanos - 20 anni, prelevato a gennaio dal PAS Giannina - e l’attaccante Reiss Luke Nelson – 18 anni, padre dello Zimbabwe e madre inglese, esordio in Premier lo scorso gennaio -, a ringiovani­re una squadra che si presenta con un’etàmedia di 24 anni e 67 giorni.

POGBA L’avvio del Manchester United è a passo di carica e Pogba trova il gol del vantaggio al 16’: il francese è al terzo centro nelle ultime quattro gare di Premier. L’Arsenal non si abbatte e con l’ex Mkhitaryan ispirato si rimette in piedi e tiene botta. La banda di Wenger si difende e riparte. In apertura di ripresa, il primo guaio per Mourinho: l’infortunio di Lukaku. Entra Rashford che non ha neppure il tempo di scaldare il motore: Mkhitaryan infatti pareggia.

FELLAINI Per lo United è un colpo di frusta. Mourinho piazza due cambi: Fellaini e Martial al posto di Herrera e Lingard. Anche Wenger fa due sostituzio­ni: dentro Welbeck e Monreal, fuori Nelson e Kolasinac. I Red Devils cercano di imporre la maggiore prestanza fisica e Fellaini è l’ariete. Il belga colpisce il palo e sulla ribattuta Rashford segna, ma è in fuorigioco. Lo United insiste e sul cross di Young stavolta Fellaini azzecca il 2-1.

WENGER E IL VINO Alla fine, oltre alla qualificaz­ione dello United, restano le parole di Wenger: «Questo saluto particolar­e è stato un gesto di classe davvero. Ho lavorato per 35 anni di fila e ora, con l’ipotesi di un break, entro in un territorio sconosciut­o. Adesso voglio godermi un bicchiere di vino con Ferguson: lui offre sempre prodotti di qualità». I tifosi dello United, perfidi, dopo il gol hanno cantato: «Wenger, ti vogliamo ancora qui». Quelli dell’Arsenal hanno replicato: «Qui vincemmo il titolo nel 2002». Tanto tempo fa. Anche per questo Wenger saluta e se ne va. A completare la giornata nera dei Gunners la multa di 60 sterline al pullman della squadra, parcheggia­to in divieto di sosta.

 ?? GETTY ?? Il saluto di Mourinho, 55 a Wenger, 68
GETTY Il saluto di Mourinho, 55 a Wenger, 68

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy