Felicità Fabris «È stato spettacoloso»
Dalla delusione per la finale persa nel 2015 con la maglia di Novara, battuta da Casalmaggiore, all’apoteosi del PalaVerde con Conegliano. Samanta Fabris è il ritratto della felicità. «E’ stato uno spettacolo. Tutto. Questo pubblico speciale che ci ha spinto tutto l’anno, questa società che ci è stata vicina sempre nei momenti di difficoltà. E il resto è venuto da sé». Incontenibile in campo, sfrenata nei festeggiamenti. Con 31 punti è stata la mattatrice di gara-4, viaggiando con percentuali stellari (57%). La sua intesa con la regista polacca Joanna Wolosz è andata in crescendo. «E’ stata semplicemente perfetta e la ringrazierò sempre. E’ un talento straordinario e insieme quest’anno abbiamo dimostrato di essere la diagonale palleggiatore-opposto più forte d’Italia».
CREDERCI La 26enne giocatrice di Pola ha nettamente vinto la sfida a distanza con l’azzurra Paola Egonu. Fabris 31 punti con 6 ace (4 consecutivi nel 4° set), 18 Paola. «Sinceramente non penso molto a queste cose – racconta Fabris -. Non c’era nessuna sfida. Volevo solo vincere questo mio primo scudetto, lo voleva la squadra e lo voleva la società. Tutti insieme». Ora non c’è tempo per festeggiare perché giovedì, alle 14, dall’aeroporto di Venezia parte la spedizione per Bucarest. C’è la Final four di Champions League da giocare dopo la finale persa l’anno scorso. «Adesso stacchiamo la spina per due giorni poi mettiamo la testa a Bucarest. Perché se sogniamo possiamo farlo. Senza pensare a chi c’è e a chi poteva esserci. Conegliano campione d’Italia si gioca la Champions League». Con la forza di una squadra che «insieme per vincere ancora» - così recita il titolo dell’inno di Conegliano – sfida i colossi turchi. «Un gruppo così esiste da poche parti. E’ qualcosa di speciale, unico». E là il trofeo europeo potrebbe renderlo irripetibile. Fabris ci crede intanto si gode il suo primo scudetto da assoluta trascinatrice.