La Gazzetta dello Sport

Il Padova non è sazio La Reggiana è stanca

- Ezio Fanticini

REGGIO EMILIA Il Padova, già promosso in B e seguito da 850 tifosi, non fa sconti alla Reggiana, che non riesce a vincere e ad avvantaggi­arsi nella corsa al secondo posto, ora diventato a tre piazze. La classifica avulsa vede Sambenedet­tese, Südtirol e Reggiana alla pari nei punti ottenuti negli scontri diretti (5), con la differenza reti nelle stesse gare che premia la Samb (+1), assegnando la terza posizione al Südtirol (0) e la quarta alla Reggiana (-1). In piena emergenza, con una difesa a tre inedita, i granata hanno puntato sul cuore, sfruttando nel primo tempo l’apatia di un Padova che Bisoli aveva cambiato per 5/11 rispetto al pareggio contro la Fermana e segnando con Cianci, bravo a superare Merelli su lancio di Bobb. «Nell’intervallo mi sono arrabbiato – ha spiegato Bisoli – e abbiamo giocato una grande ripresa, avremmo potuto vincere 4-1». Il tecnico padovano, che giovedì dovrebbe prolungare il suo contratto fino al 2020, ha scosso la squadra e indovinato i cambi. Il match è diventato un monologo degli ospiti e dopo un gol annullato a Mazzocco per fuorigioco (14’), Candido (entrato al posto dell’infortunat­o Guidone, ex fischiato) ha firmato il pari con un gran tiro deviato da Genevier. Il Padova ha insistito e nel finale ha reclamato un rigore, per un intervento di Genevier sullo scatenato Cisco. «Siamo stanchi, abbiamo fatto il massimo», la sintesi di Eberini.

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