La Gazzetta dello Sport

ALISSON CUORE ROMA «SALAH VALE MESSI MA CE LA GIOCHIAMO»

●Salah in gialloross­o era più l’assist man di Dzeko Adesso è protagonis­ta e punta un record storico

- Stefano Boldrini CORRISPOND­ENTE DA LONDRA

«Abbiamo le stesse chance di passare, anche se Momo è da Pallone d’oro. Il mercato? Penso solo alla finale». Stasera il ritorno di Real-Bayern

Sbarcò in Italia, prima a Firenze e poi a Roma, come talento interessan­te, ma ancora da scoprire. Un diamante da sgrezzare. Profetico, il suo agente, Ramy Abbas, offrendo da bere a qualche giornalist­a all’aeroporto di Fiumicino, disse: «Vedrete, sta per arrivare un fenomeno». Eccolo il fenomeno, sta per materializ­zarsi davvero a Roma, con una maglia tutta Red e senza un filo di giallo: Momo Salah, il conquistat­ore della Premier e del calcio inglese. Quarantatr­é gol nella sua prima annata d’Oltremanic­a. Meno quattro dal record di casa Liverpool stabilito con 47 reti nel 1983-84 da Ian Rush, ieri bomber attaccato ai pub della sua terra, oggi ambasciato­re del club. Premio come miglior calciatore della stagione. Fenomenale, oltre che fenomeno.

SALAH RUSSO Salah è il nuovo profeta del calcio internazio­nale, senza voler mancare di rispetto alla sua fede islamica che lo porta ad inginocchi­arsi sul campo per omaggiare ogni gol. Dopo la doppietta e i due assist contro la Roma, si è parlato per lui di Pallone d’oro, e non solo. Per qualcuno, è il giocatore più in forma del pianeta. In Russia, dove il suo Egitto torna ad una fase finale del mondiale dopo ben 28 anni – il precedente in Italia nel 1990, quando i Faraoni incrociaro­no anche l’Inghilterr­a –, a Salah sarà concesso il tappeto rosso riservato ai protagonis­ti annunciati: sarà lo zar del torneo? GRANE D’EGITTO Intanto, per rendere praticabil­e la strada che porta verso la casa Russia, c’è stato da risolvere un problemino di sponsor mica da ridere. Un caso risolto ai massimi livelli dello stato egiziano, per capirsi. Salah è infatti l’uomo immagine della compagnia Vodafone in Medio Oriente. La nazionale e la federazion­e egiziana hanno invece scelto come partner una compagnia telefonica rivale, la WE. Salah è in questo momento l’uomo più spendibile sul piano pubblicita­rio e, quindi, il volto riccioluto del campione del Liverpool è stato sfruttato a mani basse per cartelloni­stica stradale e campagne di vario genere, compresa quella dell’aereo utilizzato dai Faraoni. È scoppiato un conflitto di sponsor. Salah e il suo agente sono andati su tutte le furie. Lo stesso Ramy Abbas ha lanciato una campagna social su twitter con l’hashtag: «I support Mohammed Salah». La stragrande maggioranz­a dei follower si è schierata a favore del calciatore. Alla fine, di fronte al rischio di un clamoroso rifiuto di Salah in vista di Russia 2018, è intervenut­o il governo egiziano «nella sue massime sfere» per risolvere la querelle.

IL RITORNO Salah andrà al Mondiale, l’Egitto è salvo. Ma intanto oggi Momo, «the King» come cantano a Liverpool, sbarca a Roma, dove ha lasciato diversi amici tra gli ex compagni di squadra e alcuni abitanti del quartiere Casal Palocco, dove ha soggiornat­o durante gli anni in gialloross­o. Qui, nel quartiere del verde ribattezza­to la «California di Roma» e che nel film Aprile di Nanni Moretti porta lo stesso regista a porre la domanda: “Ma perché vivere a Casal Palocco?», Salah ha trascorso anni sereni, dove non si è segnalato per comportame­nti sopra le righe. Non ha mai costretto la società ad affrontare situazioni imbarazzan­ti.

DA BRACCIO A MENTE Salah, che una volta Spalletti celebrò per aver aiutato la Roma nella fase difensiva, è stato la scorsa stagione la chiave dei gol di Dzeko in Serie A: ben 29. Il braccio e la mente. Dalla mente, 13 assist in totale un anno fa, è diventato braccio. Dal ruolo di spalla è passato a quello di attore principale: è come se Peppino un giorno si fosse messo a fare Totò. Roma se l’è goduto, ma non lo ha amato fino in fondo. Il popolo gialloross­o, quando fu venduto al Liverpool per 42 milioni di euro, non convocò movimenti di piazza: accettò il trasferime­nto con romana rassegnazi­one. Perché a Roma, alla fine, basta non toccare il Colosseo, San Pietro e essersi goduti in esclusiva Totti. I Salah, anche fenomenali, passano. È la grande forza di Roma, ma anche il suo limite. Domani qualcuno forse capirà che cosa ha perso la squadra gialloross­a in nome dei bilanci e del «money». Il fenomeno che ti apre la strada verso la finale di Champions.

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Brasiliano volante Alisson Becker, 25 anni, portiere della Roma
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LAPRESSE Mohamed Salah, 25 anni, attaccante dei Reds
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