ALISSON CUORE ROMA «SALAH VALE MESSI MA CE LA GIOCHIAMO»
●Salah in giallorosso era più l’assist man di Dzeko Adesso è protagonista e punta un record storico
«Abbiamo le stesse chance di passare, anche se Momo è da Pallone d’oro. Il mercato? Penso solo alla finale». Stasera il ritorno di Real-Bayern
Sbarcò in Italia, prima a Firenze e poi a Roma, come talento interessante, ma ancora da scoprire. Un diamante da sgrezzare. Profetico, il suo agente, Ramy Abbas, offrendo da bere a qualche giornalista all’aeroporto di Fiumicino, disse: «Vedrete, sta per arrivare un fenomeno». Eccolo il fenomeno, sta per materializzarsi davvero a Roma, con una maglia tutta Red e senza un filo di giallo: Momo Salah, il conquistatore della Premier e del calcio inglese. Quarantatré gol nella sua prima annata d’Oltremanica. Meno quattro dal record di casa Liverpool stabilito con 47 reti nel 1983-84 da Ian Rush, ieri bomber attaccato ai pub della sua terra, oggi ambasciatore del club. Premio come miglior calciatore della stagione. Fenomenale, oltre che fenomeno.
SALAH RUSSO Salah è il nuovo profeta del calcio internazionale, senza voler mancare di rispetto alla sua fede islamica che lo porta ad inginocchiarsi sul campo per omaggiare ogni gol. Dopo la doppietta e i due assist contro la Roma, si è parlato per lui di Pallone d’oro, e non solo. Per qualcuno, è il giocatore più in forma del pianeta. In Russia, dove il suo Egitto torna ad una fase finale del mondiale dopo ben 28 anni – il precedente in Italia nel 1990, quando i Faraoni incrociarono anche l’Inghilterra –, a Salah sarà concesso il tappeto rosso riservato ai protagonisti annunciati: sarà lo zar del torneo? GRANE D’EGITTO Intanto, per rendere praticabile la strada che porta verso la casa Russia, c’è stato da risolvere un problemino di sponsor mica da ridere. Un caso risolto ai massimi livelli dello stato egiziano, per capirsi. Salah è infatti l’uomo immagine della compagnia Vodafone in Medio Oriente. La nazionale e la federazione egiziana hanno invece scelto come partner una compagnia telefonica rivale, la WE. Salah è in questo momento l’uomo più spendibile sul piano pubblicitario e, quindi, il volto riccioluto del campione del Liverpool è stato sfruttato a mani basse per cartellonistica stradale e campagne di vario genere, compresa quella dell’aereo utilizzato dai Faraoni. È scoppiato un conflitto di sponsor. Salah e il suo agente sono andati su tutte le furie. Lo stesso Ramy Abbas ha lanciato una campagna social su twitter con l’hashtag: «I support Mohammed Salah». La stragrande maggioranza dei follower si è schierata a favore del calciatore. Alla fine, di fronte al rischio di un clamoroso rifiuto di Salah in vista di Russia 2018, è intervenuto il governo egiziano «nella sue massime sfere» per risolvere la querelle.
IL RITORNO Salah andrà al Mondiale, l’Egitto è salvo. Ma intanto oggi Momo, «the King» come cantano a Liverpool, sbarca a Roma, dove ha lasciato diversi amici tra gli ex compagni di squadra e alcuni abitanti del quartiere Casal Palocco, dove ha soggiornato durante gli anni in giallorosso. Qui, nel quartiere del verde ribattezzato la «California di Roma» e che nel film Aprile di Nanni Moretti porta lo stesso regista a porre la domanda: “Ma perché vivere a Casal Palocco?», Salah ha trascorso anni sereni, dove non si è segnalato per comportamenti sopra le righe. Non ha mai costretto la società ad affrontare situazioni imbarazzanti.
DA BRACCIO A MENTE Salah, che una volta Spalletti celebrò per aver aiutato la Roma nella fase difensiva, è stato la scorsa stagione la chiave dei gol di Dzeko in Serie A: ben 29. Il braccio e la mente. Dalla mente, 13 assist in totale un anno fa, è diventato braccio. Dal ruolo di spalla è passato a quello di attore principale: è come se Peppino un giorno si fosse messo a fare Totò. Roma se l’è goduto, ma non lo ha amato fino in fondo. Il popolo giallorosso, quando fu venduto al Liverpool per 42 milioni di euro, non convocò movimenti di piazza: accettò il trasferimento con romana rassegnazione. Perché a Roma, alla fine, basta non toccare il Colosseo, San Pietro e essersi goduti in esclusiva Totti. I Salah, anche fenomenali, passano. È la grande forza di Roma, ma anche il suo limite. Domani qualcuno forse capirà che cosa ha perso la squadra giallorossa in nome dei bilanci e del «money». Il fenomeno che ti apre la strada verso la finale di Champions.