La Gazzetta dello Sport

CON IRRATI E VALERI SARÀ «VAR» AL MONDIALE

●PE> RUSSIA 2018 LA «COMITIVA» ITALIANA TROVA ALTRI 3 COMPONENTI ROCCHI L’UNICO ARBITRO IN CAMPO

- Vincenzo D’Angelo

Un raggio di sole dopo giorni di tempesta. Mentre in Italia continuano le polemiche per la direzione di Inter-Juventus, la Fifa è riuscita a riportare un po’ di sorriso all’arbitro Daniele Orsato, da ieri ufficialme­nte nella lista degli arbitri Var che andranno al Mondiale in Russia come specialist­i della tecnologia. Il fischietto di Schio è ritenuto uno dei più esperti e affidabili (in questa stagione ha diretto in Europa quattro gare di Champions più una di preliminar­e e una di Europa League) ed è stato promosso a pieni voti dalla commission­e arbitrale della Fifa presieduta dall’italiano Pierluigi Collina, così come gli altri due fischietti italiani Massimilia­no Irrati e Paolo Valeri. Il criterio di selezione — riferisce proprio la Fifa — si è basato sull’esperienza acquisita nei campionati nazionali e sulla partecipaz­ione ai seminari organizzat­i dalla stessa Fifa sulla video-tecnologia. Durante il Mondiale gli arbitri addetti alla Var saranno indicati come Var, Avar1, Avar2 e Avar3. Oltre ai 13 direttori di gara selezionat­i potranno essere utilizzati come addetti alla video-tecnologia alcuni dei 36 arbitri e dei 63 assistenti già prescelti dalla Fifa, dove figurano altri nomi che rappresent­eranno il nostro Paese in Russia: l’arbitro Gianluca Rocchi e i guardaline­e Mauro Tonolini e Elenito Di Liberatore.

VAI ITALIA La presenza dei tre arbitri Var italiani al prossimo Mondiale è senza dubbio un premio al lavoro del designator­e Nicola Rizzoli e di Roberto Rosetti, dal 2016 responsabi­le italiano del progetto della video-assistenza agli arbitri e ora responsabi­le per la Fifa in vista di Russia 2018. I due hanno cercato più volte il confronto con i club durante questo primo anno di Var in Serie A, che – malgrado le polemiche – si chiuderà in positivo. La video-tecnologia è infatti risultata decisiva in molte occasioni ed è uno strumento sicurament­e rivoluzion­ario, destinato pian piano a ricoprire un ruolo importante nel calcio del futuro. L’esperiment­o in Italia ha trovato molti consensi, al contrario della Germania, dove non sempre ne è stato fatto un uso corretto, mentre dalla prossima stagione anche la Liga spagnola — proprio grazie al buon esito complessiv­o dell’esperienza italiana — comincerà ad avvalersi dell’aiuto della tecnologia.

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Nicola Rizzoli (terzo da sinistra) con Daniele Orsato (primo a destra)

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