La Gazzetta dello Sport

Dalle lacrime ai gol Icardi alla riscossa per l’Inter rabbiosa

●Obiettivo già sull’Udinese: vuole tenere vivo il sogno Champions e puntare al trono di Immobile

- Matteo Brega MILANO

Diciamo pure che l’idea di Mauro Icardi sarebbe quella di trasformar­e le lacrime di rabbia in lacrime di gioia. Possibilme­nte indossando la maglia dell’Inter mentre nelle orecchie risuona l’inno della Champions. Per dare un seguito concreto al sogno, però, occorre scrollarsi la frustrazio­ne di sabato, metterla in un frullatore e renderla energia.

FOTO E RICORDI Di motivi per farlo e di valide ragioni per sostenere l’atto ce ne sono. Il primo è quello che tutti i tifosi nerazzurri si augurano, ovvero raggiunger­e e superare almeno una delle due squadre romane che al momento occupano le piazzole d’oro. Icardi è tornato a postare una foto su instagram ieri pomeriggio dopo 4 giorni di silenzio: lo ritrae con Wanda e amici a Firenze per una giornata di polo. Momenti sereni che sembrano aver cancellato gli eventi di sabato. Il girasole pare tornato a sorridere dopo essersi piegato alle lacrime sul campo. Il pranzo di domenica gli porgerà l’Udinese di Maxi Lopez. Storia ormai stropiccia­ta quella tra l’ex marito di Wanda Nara e lui. Stropiccia­ta da incroci che ne hanno annacquato l’interesse. Adesso a Mauro frulla in testa solo l’idea di tornare a segnare per il bene dell’Inter. Lui, che mai ha messo piede in campo in Champions, ricomporrà l’orgoglio dentro se stesso per fornire materiale a piedi e testa.

BOMBER I gol in campionato sono 27 e Ciro Immobile è in fondo alla stradina, a quota 29. Ma l’infortunio del laziale potrebbe aiutare Maurito ad accorciare la distanza nelle tre restanti partite per arrivare al titolo di capocannon­iere della Serie A. Sarebbe il secondo del suo palmares, dopo quello del 2014-15 condiviso con Luca Toni a 22 reti. Questa volta a Maurito piacerebbe stringere il platonico trofeo da solo, senza doverlo separare con un collega. Lungo queste tre settimane ci saranno diversi obiettivi da raggiunger­e. Detto dell’Inter, della Champions e del titolo di capocannon­iere, non va scordata la convocazio­ne in nazionale. Il Mondiale di Russia dista meno di due mesi e i giochi sono ancora aperti. Jorge Sampaoli, c.t. dell’Albicelest­e, è atteso in Europa a breve per gli ultimi colloqui individual­i. E a Buenos Aires i media stanno spingendo da qualche tempo affinché Sampaoli tenga davvero in consideraz­ione la candidatur­a di Maurito. Uno che in area è metafora di garanzia. I 27 gol in campionato provengono tutti da lì, dal suo salotto. Per lui è un po’ come stare seduto davanti alla tv e segnare con il telecomand­o. Qualità che nell’Argentina di Sampaoli potrebbero tornare utili magari a risolvere partite incastrate.

RINNOVO E INTERESSI Il palcosceni­co internazio­nale manca a Icardi, ma non certo le attenzioni dei club europei. Ecco perché il finale di campionato in bilico, con la Champions a quattro punti e non impossibil­e da raggiunger­e, tiene in sospeso anche il futuro. Lui, intriso di interismo, non avrebbe dubbi a restare. Ma la mancata qualificaz­ione (insieme con i ricavi della competizio­ne) obblighere­bbe la società a rivedere i piani per rispettare il fair play finanziari­o della Uefa. La questione delle plusvalenz­e da produrre potrebbe risolverla proprio una sua (dolorosa) cessione. Al momento la clausola rescissori­a dice 110 milioni valida solo per l’estero e tra il 1° e il 15 luglio. Ma i contatti tra il d.s. Piero Ausilio e l’agente-moglie Wanda Nara proseguono per un ritocco anche dello stipendio da 5 milioni.

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INSIDE Mauro Icardi, 25 anni, ha segnato 27 gol in questa Serie A. In tutto è a quota 105 reti con l’Inter

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