La Gazzetta dello Sport

Il Lecce si rinforza Solita idea Chiaretti Liverani confermato

●Col socio Picciotto restyling allo stadio. Squadra: nessuna rivoluzion­e, solo pochi innesti mirati

- Giuseppe Calvi LECCE

Il restyling del Via del Mare e magari l’ampliament­o della base societaria, per puntare a un progetto più ambizioso. La sofferenza patita dal Lecce per sei anni in Lega Pro è ancora nelle teste dei protagonis­ti. Ma la promozione in B è un effetto scatenante e il club si prepara a programmar­e un nuovo ciclo. Il gruppo creato da Saverio Sticchi Damiani, presidente da dicembre, si era dato un triennio per raggiunger­e l’obiettivo del salto di categoria. Rispettata la tabella di marcia, il Lecce può fissare nuovi traguardi, senza illudere i tifosi e cercando di gettare fondamenta sicure per il futuro.

STADIO E MERCATO L’ingresso in società da gennaio di Renato Picciotto, finanziere, tra i 100 più ricchi in Svizzera, con interessi imprendito­riali nel Salento, potrebbe agevolare una trattativa con il Comune sulla ristruttur­azione dello stadio con fondi privati. «Vogliamo consolidar­e l’assetto societario, dopo i sacrifici compiuti in questi tre anni. Liverani resta, ci teniamo a divertirci anche in B, come merita il nostro territorio», la promessa di Sticchi Damiani.

LA SQUADRA Il d.s. Mauro Meluso, legato da contratto sino al 2020, valuterà con l’allenatore l’attuale organico, nel quale non sono di proprietà del Lecce solo Perucchini, Di Piazza, Riccardi, Selasi (per i quali c’è un diritto di riscatto, rispettiva­mente con Bologna, Foggia, Verona e Pescara), i giovani Dubickas e Megelaitis (possono essere acquisiti a titolo definitivo per appena 10.000 euro). Tutti gli altri sono vincolati almeno per un’altra stagione, con Torromino finito fuori lista ma sicuro di un «preliminar­e» per il prossimo torneo di B. Non sarà rifondazio­ne, piuttosto si puntellerà con innesti mirati – magari ritornando sulle tracce del trequartis­ta Chiaretti, del Cittadella, cercato a gennaio – il nucleo della promozione, prendendo come modelli Novara, Carpi, Frosinone e Spal, che hanno ottenuto il salto in A poggiando sulle precedenti strutture di base. «Liverani è come il giovane Allegri, dotato di a personalit­à e destinato a una straordina­ria carriera. Il presidente Sticchi Damiani, grande manager, per il Lecce è un’eccellenza, come il barocco per la città…», le promozioni firmate dal d.s. Meluso.

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