La Gazzetta dello Sport

Orgoglio Eusebio «Che rammarico Ma ora la Roma resti al massimo»

●Di Francesco: «Abbiamo fatto cose straordina­rie Il Liverpool non ha rubato nulla. Certo, quel rigore...»

- Massimo Cecchini ROMA

Un gentleman abruzzese si aggira nel ventre dell’Olimpico. Il suo mestiere è l’allenatore ed il suo nome Eusebio Di Francesco che, sia pur inutilment­e, aggiunge lo scalpo del Liverpool alla sua corona di successi, dopo quelli contro Chelsea, Barcellona e Shakhtar. «La squadra di Klopp è grande e non ha rubato niente – esordisce – però l’occasione sfumata è grande. Certo, quando si passa attraverso gli errori non ci sono rimpianti. Non dimentichi­amo che ero alla prima esperienza in Champions League, e la Roma stessa non è abituata a questi match. Abbiamo fatto tanto, anche se potevamo fare di più. Sono rammaricat­o perché dovevamo crederci di più, tant’è che all’intervallo ho detto che come ne avevamo fatti 3 al Barcellona, potevamo farne quattro al Liverpool. Le occasioni avute l’hanno dimostrato. I ragazzi però hanno fatto qualcosa di straordina­rio, non è facile andare sotto, ma poi abbiamo avuto una grande reazione contro un grande Liverpool. Abbiamo fatto quasi la gara perfetta, quella che non abbiamo fatto ad Anfield, dove in 45 minuti abbiamo rovinato il lavoro fatto in precedenza».

PIÙ SU La straordina­ria cavalcata compiuta finora, però per Di Francesco è uno stimolo a fare meglio. «Ora chiederemo a tutti quanti qualcosa in più, ma è importante tornare in Champions. Possiamo competere in questa manifestaz­ione nonostante i tanti ragazzi giovani. Io però non mi accontento, dobbiamo fare di più. Monchi ha detto che il calcio italiano deve alzare la voce? Io non devo alzare la voce, questo spetta alla società. Io devo far capire ai miei ragazzi che non bisogna mollare, che anche all’ottantesim­o bisogna crederci, non bisogna protestare con l’arbitro e fare il gioco loro. Questi sono passaggi fondamenta­li. Abbiamo commesso errori di inesperien­za, io ci credevo e sono ancora più rammaricat­o perché abbiamo perso del tempo».

ARBITRAGGI­O Di Francesco non alza la voce. «Non serve recriminar­e sugli errori arbitrali, eravamo in campo e potevamo ancora fare qualcosa. Certo, il rigore e l’espulsione a venti minuti dalla fine potevano cambiare la gara. Così non è stato però, peccato. Ma di ingenuità ne abbiamo commesse parecchie anche noi. La Var ci avrebbe di sicuro più dato che tolto, due errori sono clamorosi. Il Liverpool non ha rubato assolutame­nte niente, ma se l’avessimo ribaltata… Loro hanno fatto 45 minuti straordina­ri ad Anfield, noi 45 straordina­ri a Roma. È passata la squadra che ha vinto nel particolar­e, dove noi siamo mancati. La mentalità fa la differenza. Sono molto contento di vederla crescere a Trigoria. Dobbiamo continuare ad essere ambiziosi.. Il futuro? Gli obiettivi li pone la società non l’allenatore. A Roma non si accontenta­no di fare un buon girone, dobbiamo ambire a diventare sempre più grandi. Sono arrabbiato e incavolato per quello che avremmo potuto fare, ma ricordiamo­ci anche quello che abbiamo fatto in questa stagione. Speriamo di poterci ripetere». Impression­i? Con queste premesse l’impresa non sembra affatto impossibil­e.

INUTILE PENSARCI: GLI SBAGLI SONO STATI I SUOI, MA ANCHE I NOSTRI

EUSEBIO DI FRANCESCO SU SKOMINA

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 ??  ?? Eusebio Di Francesco, 48 anni, alla prima stagione sulla panchina della Roma. Campione d’Italia 2001 AP
Eusebio Di Francesco, 48 anni, alla prima stagione sulla panchina della Roma. Campione d’Italia 2001 AP

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